Largo ai giovani, meglio se ottantenni


L’Aquila – Il nuovo (?) presidente della repubblica, Napolitano, ha 88 anni. L’ex pretendente alla carica, Rodota’, 80 anni.
Il presidente del Milan, 77 anni (anche se sui manifesti compare una sua foto di 30 anni prima).
Romano Prodi solo 74 anni.
Giuliano Amato, pluripensionato, plurimistro, probabile nuovo (?) presidente del consiglio, 75 anni, pur avendo, il 2 giugno 2008 pubblicamente annunciato il suo allontanamento definitivo dalla politica italiana.
Vi ricordate Leonid Breznev, leader dell’URSS? Morì mentre era ancora capo del governo a 76 anni e , proprio in Italia circolavano sul suo conto battute di ogni tipo che alludevano all’eta’ piuttosto avanzata. Capito? Si scherzava sulla gerontocrazia, ma degli altri.
Commenti e’ inutile farne ma qualcuno dovrebbe spiegare perche’ a 65 anni si e’ considerati “rottami” sia che si faccia il postino sia che si lavori in banca, o che si guidi l’autobus sulla linea Frascati Velletri, mentre si puo’ tranquillamente ricoprire
incarichi dai quali dipendono le sorti di una nazione intera.
E sopra tutto essere, per questi incarichi , strapagati, alla faccia della miseria in cui si dibattono milioni di persone.
“No Country for Old Men” (Non è un paese per vecchi) è un film dei fratelli Coen, tratto dal romanzo omonimo di Cormac McCarthy.
La versione italiana dovrebbe avere per titolo: No country for Old Men, but only if unfortunates (Non è un paese per vecchi, ma solo se poveracci).


20 Aprile 2013

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