Quirinale: Pezzopane, D’Alessandro, Giuliante
L’Aquila – (ore 17) – PEZZOPANE – Ho votato secondo la mia coscienza, turbata e preoccupata, ma convinta che qualsiasi altra scelta avrebbe prodotto un conflitto con me stessa, insopportabile. Ho votato Stefano Rodotà, consapevole di non aderire alla maggioranza del mio partito, ma supportata da centinaia di elettori del PD, che hanno manifestato amarezza e disappunto per la proposta di Bersani. Così la senatrice Stefania Pezzopane, che continua: “Se la votazione per il Presidente del Senato è stato un momento di gioia, quella per il Presidente della Repubblica sta rappresentando un momento personale e politico tra i più impegnativi e difficili. La mia coscienza ha prevalso su ogni altra logica. Senza nulla togliere a Franco Marini, che merita rispetto. A Marini mi lega amicizia e stima, proveniamo dalla stessa aspra terra e questo ha provocato un ulteriore turbamento, perché la consapevolezza che avrebbe saputo bene rappresentare le ragioni del nostro territorio, scosso non solo dal terremoto, ma da una grave crisi occupazionale, ha avuto un peso non indifferente, prima di entrare in cabina”.
D’ALESSANDRO – «Di fronte alle difficoltà del Paese, è necessario dotare di un ampio consenso la più importante figura istituzionale, cioè il Presidente della Repubblica, che oggi rappresenta l’unità nazionale. Auspico la massima condivisione». Così il Capogruppo del Partito democratico, Camillo D’Alessandro, al termine della prima votazione alla Camera dei Deputati. D’Alessandro è uno dei grandi elettori designati dal Consiglio regionale dell’Abruzzo.
GIULIANTE – Gianfranco Giuliante del PdL: “L’Aquila, per accidenti, si è venuta a trovare nelle condizioni di poter avere un Presidente della Repubblica del territorio, con tutto quanto ciò comporterebbe in termini di “ritorno” per una Città terremotata. La Pezzopane che fa i gargarismi con l’Aquilanità, appena girato l’angolo “brucia” un Aquilano, per giunta del suo Partito! Vota Rodotà, ci comunica, perché lo deve alla sua gente!!! Sic. Marini, di San Pio delle Camere no! Rodotà che per spocchia e indicazione è parodia del Marchese del Grillo, sì”.
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