Emergenza abitativa da almeno 20 anni
L’Aquila – La attuale “emergenza abitativa” esiste in Abruzzo da almeno 20 anni, ma nessuno dice che e solo una corretta gestione della Edilizia Residenziale Pubblica da parte degli ex-IACP, delle 5 ATER e dei Comuni capoluogo avrebbe potuto risolverla, riducendo il numero degli sfratti esecutivi e dei senza casa e calmierando significamente i canoni di locazione pubblici, gli affitti privati e le spese condominiali.
Il Mia Casa d’Abruzzo perciò consiglia “cautela” alle altre organizzazioni sindacali degli Inquilini nel “denunciare oggi e segnalare” l’esistenza di una emergenza abitativa come fosse una questione praticamente irrisolvibile attraverso gli interventi che la Regione, i Comuni e le ATER, pur essendo essi costituzionalmente responsabili nella tutela del diritto alla Casa per ogni famiglia ed ogni persona.
E’ chiaro pertanto che, in assenza di una specifica iniziativa di “recupero e riqualificazione” del patrimonio abitativo esistente da parte delle Istituzioni pubbliche e dei soggetti privati, sorge il ragionevole dubbio che si voglia da parte di “qualcuno” favorire il rilancio del mercato immobiliare privato, dei canoni, degli acquisti e delle vendite, non solo ai danni degli Inquilini, ma anche per i ed a promuovere ulteriori edificazioni in zone di particolare pregio e nelle poche aree verdi ed appetibili ancora rimaste nei quartieri popolari e nelle Città con ”presunta” alta tensione abitativa.
Il Mia Casa d’Abruzzo denuncia ancora una volta che la responsabilità della cattiva gestione delle ATER, il degrado delle Case parcheggio dei Comuni, l’abbandono dei Quartieri Popolari, gli altissimi affitti che le famiglie abruzzesi sono costrette a versare ogni mese al mercato privato, è di quei politici e amministratori locali che hanno fatto il bello e cattivo tempo nel settore della edilizia residenziale pubblica e privata.
La Regione Abruzzo deve “affrontare” di petto il problema abitativo attraverso la organizzazione di una “Conferenza regionale straordinaria” che elabori un “piano sociale” di intervento per il rilancio, la riqualificazione, la ricostruzione e la messa in sicurezza antisismica della Edilizia Residenziale Pubblica, il ripristino del “riscatto graduale e sociale” per dare finalmente alle tante famiglie abruzzesi di avere una Casa senza più dipendere da tutta una serie di enti, uffici e “carrozzoni”, come le attuali ATER della Regione Abruzzo, che da sempre scaricano sugli Inquilini tutti i costi e gli sprechi della loro cattiva ed inefficiente gestione.
Il Mia Casa d’Abruzzo invierà una “memoria” alla Corte Costituzionale, mentre chiede al Difensore Civico Regionale il gratuito patrocinio legale contro gli sfratti, la tutela giuridica delle famiglie in difficoltà ed un “qualificato e sollecito” intervento sugli orgagni di vigilanza e di controllo della Regione Abruzzo e della Pubblica Amministrazione.
Nonostante la disponibilità di fondi pubblici europei, nazionali e regionali, sono ancora 147.000 le famiglie abruzzesi che non sono proprietarie di alcuna abitazione e “pagano a terzi” un iniquo ed insostenibile canone di locazione, mentre sono soltanto 20.258 gli assegnatari ATER, di un alloggio popolare e di Edilizia Residenziale Pubblica, distribuiti in tantissimi Comuni.
Il 23% di questi nuclei familiari dispone, oggi, di un reddito complessivo medio-basso, il 47% per cento si trova a vivere intorno al livello minimo di povertà, il 20% ad un livello di povertà non sostenibile, ed il restante 10%, “combatte” ogni giorno all’interno di un “contesto” economico e sociale molto “difficile”, dal quale, con la crisi in atto, sarà, per tanti di loro, molto duro liberarsi.
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