Decalogo dal buon candidato rettore
L’Aquila – Oggi, da una e mail a nome del prof. Sergio Tiberti, è stato diffuso il “decalogo del candidato rettore dell’Università dell’Aquila”. Eccolo:
1. Non deve avere procedimenti penali in corso e carichi pendenti, per non compromettere il buon nome dell’Ateneo.
2. Deve dichiarare l’impegno a costituire immediatamente l’Università come parte civile nel procedimento per abuso d’ufficio aggravato inerente i mega-affitti ex Optimes, per tutelare l’Ateneo in quanto parte lese, come anche riconosciuto dal PM dott. Mancini.
3. Deve dichiarare l’impegno a disporre un audit da parte di società verificatrici indipendenti di livello internazionale sullo stato reale delle finanze attuali e sui bilanci della precedente gestione.
4. Deve dichiarare l’impegno a rinunciare, in spirito di servizio, ad emolumenti aggiuntivi e benefit legati alla carica. In particolare, dovrà azzerare il parco auto, stipulando una convenzione con società di servizi per noleggio, da utilizzare solo per incontri in sedi istituzionali al di fuori della Città dell’Aquila.
5. Deve dichiarare di assumere l’impegno nel solo dell’interesse dell’Ateneo, astenendosi da qualunque forma di partecipazione ad attività di partito.
6. Deve dichiarare l’impegno a essere il garante di tutte le componenti universitarie, indipendentemente dalla propria area scientifica di appartenenza o da schieramenti accademici.
7. Deve dichiarare l’impegno a garantire l’internazionalizzazione della ricerca e della didattica, superando forme di localismo e visioni autoreferenziali di università .
8. Deve dichiarare l’impegno a un utilizzo essenziale e non personalistico della comunicazione esterna, da riservare alle sole iniziative di interesse culturale, didattico e scientifico.
9. Deve dichiarare l’impegno alla piena valorizzazione del personale tecnico e amministrativo, evitando ogni forma di clientela legata a logiche di tipo rappresentativo.
10. In considerazione della lunghezza del mandato, da molti criticata a livello nazionale, deve dichiarare l’impegno a promuovere, al termine del quarto di anno di mandato, una verifica sulla conduzione dell’Ateneo, mettendo in campo la disponibilità a rimettere il mandato.
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