I Sindacati e la Confcommercio: sul cotto l’acqua bollente, mobilitiamoci
L’Aquila – DISOCCUPAZIONE, PRECARIATO, AMMORTIZZATORI SOCIALI PIU’ IL DOPOTERREMOTO – - In provincia dell’Aquila a tutti i guai e i problemi della crisi nazionale, si aggiungono le mazzate del dopoterremoto: sul cotto l’acqua bollente. I segretari sindacali Trasatti, Sangermano e Lombardo (CGIL, CISL e UIL) scrivono: “Nella delicatissima fase che sta attraversando il nostro Paese, in un contesto intriso di problematiche e caratterizzato, in particolare, dalla crescita della disoccupazione, dall’acuirsi della condizione di precarietà e dalle incertezze legate al reddito ed al finanziamento degli ammortizzatori sociali, la provincia dell’Aquila si colloca tra i luoghi di maggiore emergenza sociale.
Agli indicatori della crisi di carattere generale si aggiungono, infatti, gli effetti drammatici e negativi derivanti dal sisma del 6 aprile 2009.
CGIL CISL UIL provinciali ritengono necessaria una azione comune tesa ad affrontare le priorità legate al rilancio socio economico dell’intero territorio.
• Ricostruzione Dopo quattro anni è urgente procedere, con speditezza, negli
interventi della cosiddetta “ricostruzione pesante” a LAquila e nei centri del cratere.
Ciò presuppone l’impegno dello Stato a porre la Ricostruzione tra le priorità
nazionali garantendo lo stanziamento delle risorse necessarie e la costante
erogazione delle stesse.
• Industria Il rilancio dell’economia dell’intero territorio dovrà basarsi su misure tese
alla creazione di Lavoro stabile e di qualità. Ciò può avvenire utilizzando correttamente le risorse attualmente a disposizione destinate al sostegno delle attività produttive. Sono necessarie, inoltre, scelte di politiche industriali che contribuiscano a risolvere positivamente le vertenze occupazionali aperte, a partiredalla Micron, di particolare rilevanza per l’impatto sul tessuto socio economico
della provincia. Interventi, quindi, che sappiano coniugare il consolidamento degli insediamenti esistenti con la promozione di nuovi investimenti.
• Crisi Valle Peligna. È necessario superare i ritardi legati all’erogazione dei Fondi
FAS, strumento atto a promuovere iniziative che diano risposte in termini
occupazionali. Le forze sociali ed istituzionali del territorio, del resto, da tempo
hanno individuato i settori di intervento. Va, inoltre, concretizzato il percorso di
ingresso della Magneti Marelli nel polo Automotive.
• Sanità. È di fondamentale importanza puntare al miglioramento dei servizi della
Sanità in un’ottica di ampliamento ed ottimizzazione degli stessi per garantire la risposta al crescente fabbisogno di salute del territorio. Divengono, pertanto,
irrinviabili gli investimenti destinati a garantire, nell’intero territorio, strutture
adeguate a partire dalla realizzazione della nuova struttura modulare per
l’Ospedale di Sulmona.
• Università Nel ritenere centrale per il futuro della Città dell’Aquila e dell’intera
provincia il ruolo dell’Università, CGIL CISL UIL accolgono, alla vigilia del rinnovo
della carica rettorale, l’invito proveniente dalle componenti accademiche di
promozione di un ampio dibattito sul tema. CGIL CISL UIL, pertanto, si rendono
disponibili ad avviare una discussione aperta sulle prospettive dell’Ateneo e,
quindi, sulla qualità dell’offerta formativa, della Ricerca e del rapporto con il
territorio. Su questi temi CGIL CISL UIL produrranno iniziative unitarie e, se necessario,
azioni di mobilitazione”.
IL CALVARIO DEI COMMERCIANTI AQUILANI – Per il commercio, guai diversi ma non meno gravi. Scrivono il presidente e il direttore di Confcommercio, Cioni e Capretti: “Il calvario dei commercianti aquilani sia a posto fisso che su aree pubbliche è iniziato il 6 aprile 2009 e, purtroppo, è ancora lunga la strada della sofferenza e delle difficoltà che permangono e spesso si aggravano.
La città, alla luce del sisma e della mutata residenzialità degli aquilani, è cambiata profondamente e si è trasformata in una “città estesa” racchiusa in un perimetro più ampio del Grande Raccordo Anulare di Roma (GRA).
Occorre quindi lavorare per elaborare un nuovo piano commerciale capace di leggere la mutata realtà urbana e sub-urbana e per far questo è importante una fattiva concertazione operosa e laboriosa tra gli amministratori , i tecnici e le associazioni di categoria.
Per fare tutto ciò occorrono tempo , professionalità e visione strategica.
Proprio per questo, nel frattempo, bisogna far ricorso al buon senso e nel quadro delle leggi vigenti delle normative e dei regolamenti comunali, varare provvedimenti temporanei che non penalizzino piccole imprese locali che, come tutti gli aquilani, hanno la sola colpa di essere vittime di un terremoto tremendo .
Su questo piano di regole e di buon senso , utili sempre e comunque, siamo pronti e disponibili a collaborare con l’Amministrazione Comunale, come abbiamo fatto sinora e continueremo a fare nell’interesse del sistema delle micro e piccole imprese del commercio aquilano.
Ci siamo già sentiti, anche stamane, sia con il Sindaco Cialente che con l’Assessore Fanfani e probabilmente già oggi, ci sarà un ulteriore incontro per affrontare anche le più urgenti questioni sul tappeto”.
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