Arte in Abruzzo al tempo di Margherita
Ortona – Al Palazzo Farnese di Ortona da domani 19 aprile al 30 giugno 2013, riprende un nuovo avvincente percorso dedicato a Margherita d’Austria, personalità di rilievo che ha segnato in modo significativo la vita politica, economica e amministrativa degli antichi Abruzzi, proiettandoli nella grande storia nazionale ed europea.
Realizzato, con il contributo della Fondazione Carichieti e della Banca Popolare di Lanciano e Sulmona, dal Comune di Ortona e dalla Soprintendenza BSAE dell’Abruzzo, l’evento propone numerose e pregevoli opere del Museo Nazionale d’Abruzzo danneggiate dal sisma e sottoposte ad accurati restauri negli ultimi quattro anni.
Capolavori della pittura e della scultura – di artisti tutti da riscoprire come Pompeo Cesura, Aert Mijtens e Giovanni Paolo Cardone -, preziose oreficerie aquilane e raffinati oggetti di arredo saranno le prove tangibili dell’attiva e qualificata partecipazione dell’Abruzzo alla temperie culturale di un’epoca straordinaria in cui la gran dama, figlia dell’imperatore Carlo V, ha assunto un ruolo mediatico di grande rilevanza.
Una novità dell’edizione 2013 di grande interesse per gli studiosi è l’esposizione di documenti inediti, cartografia e mappe dei feudi farnesiani d’Abruzzo. Inoltre, all’interno della mostra, è presentata la tavola raffigurante La Sacra Famiglia con San Francesco, sottoposto a un complesso restauro, ancora in corso, presso i laboratori dell’Opificio Pietre Dure di Firenze. Questo capolavoro, permeato della cultura raffaellesca, si deve a Cola dell’Amatrice, pittore e architetto assai apprezzato dai committenti aquilani e noto per la facciata della monumentale Chiesa di San Bernardino. Dalla stessa chiesa aquilana provengono le due straordinarie tele di Pompeo Cesura, protagonista indiscusso della scena artistica del tempo di Margherita, concesse in prestito dal Ministero dell’Interno, Fondo Edifici di Culto. In previsione del prossimo intervento conservativo del prestigioso Gonfalone di G.B. Cardone che reca la pianta cinquecentesca dell’Aquila sorretta dai santi patroni, l’opera viene proposta in una riproduzione di grande formato, affiancata dai dipinti a dirma di Giulio Cesare Bedeschini che propongono i medesimi santi tanto amati in Abruzzo.
Dopo la pubblicazione integrale dell’inventario dei beni di Margherita in una elegante edizione stampata in sole 250 copie dall’editore Allemandi di Torino, è in corso di preparazione un pregevole catalogo illustrato con i contributi di vari studiosi dell’ Università dell’Aquila e di funzionari della Soprintendenza BSAE dell’Abruzzo.
Non c'è ancora nessun commento.