Ricostruzione, la parola al Senato
L’Aquila – (di G.Col.) – SI’ AL CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO – LA BLUNDO SUL MILIARDO PER LA RICOSTRUZIONE – Dopo il miliardo, ecco la seduta in Senato dedicata alla ricostruzione aquilana, che si terrà il 24 aprile, dopo comunicazioni del Governo (quale governo, è tutto da vedere…).
L’ha chiesta, e ottenuta dal presidente Grasso, la senatrice aquilana Stefania Pezzopane. Molto più utile di una auspicata seduta del Senato a L’Aquila, che, se fosse stata decisa come suggeriva la senatrice Blundo, sarebbe arrivata chi sa quando e sarebbe comunque costata molti soldi.
Il miliardo di euro per il 2013 promesso dal Governo oggi (come, del resto, aveva assicurato il Ministro Barca diverso tempo fa), è una somma enorme, ma di miliardi ne occorreranno – come sanno tutti – molti altri per una vera ricostruzione a L’Aquila e nel cratere. Il recupero aquilano è un impegno nazionale, lo hanno ribadito tutti ad ogni livello istituzionale.
Miliardi dello Stato sommati agli altri soldi, misurati però in milioni, donati da mezzo mondo e già disponibili o spesi.
Si dirada la nebbia? Certamente sì, ma nel senso che la nave va avanti potendo vedere la rotta per un tratto molto breve. Visibilità un anno, insomma. Oltre c’è altra nebbia, e se le cose non cambieranno, ogni anno bisognerà ripetere le carriolate a Roma e l’esibizione dei faldoni. O inventarsi una rivoluzione barricadera al semestre. Una prospettiva quanto meno disarmante.
In verità , occorre una legge per la ricostruzione che eroghi regolarmente e prevedibilmente denaro ogni anno, fino alla conclusione. fra molti anni, è ovvio. Quindi, molti miliardi. Caduta l’ottima idea di una tassa di scopo (che Cialente propugnava) per il terremoto aquilano (e magari un’altra per quello emiliano…), non rimane che una legge per la ricostruzione per costituire solidità e certezze, titoli di credito sicuri ed esigibili, spendibili.
Il discorso, se non altro, sta diventando semplice e chiaro. Non lo capiscono (?) solo i politici, cominciano a masticarlo anche i semplici cittadini.
Il problema della firma del decreto per il miliardo non dovrebbe essere insormontabile: potrebbe al limite anche firmalo Napolitano, prima di lasciare il Quirinale nelle prossime ore.
CONSIGLIO COMUNALE – Si prospetta anche una seduta del consiglio comunale sulla ricostrtuzione, come dice Corrado Ruggeri, che ha ricevuto garanzie dal presidente Carlo Benedetti, che “ha assicurato che lo stesso sarà convocato entro una decina di giorni. Riteniamo indispensabile la discussione in aula per accertare la reale entità delle risorse ad oggi pienamente utilizzabili e la programmazione delle opere da eseguire. Ringraziamo il Presidente Benedetti e gli raccomandiamo di non sforare tale tempistica” scrive Ruggeri.
Nessuna notizia, invece, della ventilata seduta del consiglio regionale tutta dedicata alla ricostruzione.
BLUNDO – La senatrice Enza Blundo, M5S, scrive: “Oggi, 17 aprile, era prevista la seduta presso Palazzo Madama in cui i Senatori della Repubblica Italiana si sarebbero confrontati sulle problematiche legate alla ricostruzione che la città di L’Aquila si trova ad affrontare dopo quattro anni dall’evento sismico del 6 aprile. La decisione era stata presa dal Presidente del Senato Grasso in risposta alla richiesta della cittadina eletta al senato Enza Blundo. La seduta è stata rinviata al 24 Aprile perché è prevista sull’argomento un’informativa del Governo. Ma ciò che desta maggiori perplessità è quanto accaduto ieri a Roma, fuori Palazzo Chigi, dove il Sindaco di L’Aquila Massimo Cialente, insieme alla Senatrice Stefania Pezzopane, è arrivato con una carriola in pugno. Il sindaco ha sottolineato che il sottosegretario Catricalá ha accolto la richiesta di circa un miliardo di euro per il 2013, da stanziare subito con un decreto per coprire almeno parte delle spese della ricostruzione del capoluogo abruzzese e dei paesi limitrofi. A tale somma dovrà poi essere aggiunta quella necessaria a completare la ricostruzione che sarà oggetto della legge nazionale di stabilità di fine anno. Questa notizia infonde certamente la speranza e la fiducia nei cittadini aquilani che un giorno la città possa tornare ad essere quella di una volta, ma si devono evidenziare i dubbi che desta questa vicenda. Perché solo ora si parla di questa ingente cifra che la Stato sarebbe disposto a stanziare? Soprattutto ci si chiede il motivo per cui tale richiesta non sia stata posta in essere prima. Forse la risposta è arrivata solo ora perchè la portavoce al Senato del M5s Enza Blundo ha attivato percorsi di indagine? Risulta, ora a maggior ragione, prioritario e di fondamentale importanza avere dai soggetti competenti risposte complete sui fondi stanziati e messi a disposizione, comprensivi delle risorse spese e di quelle disponibili e spendibili, ai fini della ricostruzione dei territori colpiti dal sisma.
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