“Mettetemi dentro, solo lì posso curarmi”


Sulmona – Un provvedimento del gip del tribunale di Sulmona lo ha posto agli arresti domiciliari, ma il sulmonese P.R., affetto da diabete, ha chiesto di essere trasferito in una cella del penitenziario peligno di via Lamaccio. Solo così – ha spiegato Russo ai giornalisti – “avrò possibilità di godere di costante assistenza medica, infatti vivo da solo e a casa non ho nessuno che si prenda cura della mia condizione di salute, avendo bisogno della somministrazione dell’insulina, in dati orari del giorno”. Russo ha lanciato un appello accorato “al senso di umanità delle autorità giudiziarie affinché siano consapevoli della sua condizione di disagio, accogliendone la domanda”. La polizia, con una nota emessa dal commissariato, ha motivato il provvedimento giudiziario con il fatto che Russo si sarebbe reso responsabile di reati che hanno destato preoccupazione nell’opinione pubblica. Una scappatoia umanitaria. Ci auguriamo che alla situazione umana e civile del malcapitato sia posto definitivamente rimedio in qualche modo, per evitare che un uomo debba desiderare la cella per poter sopravvivere. Inumano, oltre che inaccettabile in una società che si definisce civile, ma solo poche volte e per pochi lo è.


02 Ottobre 2009

Categoria : Cronaca
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