Ater, assemblea degli inquilini aquilani


L’Aquila – Domani 13 alle ore 15,00 – presso la SALA AUDITORIUM della CARISPAQ in Via Strinella 88 si terrà un’ assemblea degli Inquilini “per la ricostruzione e la messa in sicurezza antisismica” delle abitazioni di Edilizia Residenziale Pubblica di proprietà dell’ATER e del Comune dell’Aquila.
A 4 anni dal 6 aprile 2009, chi è che dovrebbe “prendere di petto” la ricostruzione? Scrive Pio Rapagnà del Mia Casa d’Abruzzo: “La situazione attuale della della Edilizia Reidenziale Pubblica è molto preoccupante, mentre, in tale contesto, il Consiglio regionale è chiamato ad approvare una Legge “ad hoc” per sostenere ed attuare la ricostruzione, accogliendo la proposta avanzata dal Mia Casa d’Abruzzo, poichè non tutti i soggetti responsabili hanno sino ad ora fatto fino in fondo il loro dovere con puntualità ed efficienza
La “Proposta di legge” dispone la realizzazione degli interventi necessari per la ricostruzione e il ripristino degli immobili distrutti o danneggiati dal terremoto del 6 aprile 2009 e rende possibile il loro immediato adeguamento alla normativa antisismica vigente. Affida alla Giunta regionale il compito di promuove forme di raccordo istituzionale e tecnico tra gli enti locali impegnati nella ricostruzione al fine di favorire il rapido impiego delle risorse e lo svolgimento delle attività amministrative ordinarie e straordinarie.
La Giunta regionale stabilisce, altresì, modalità, procedure e termini per l’istituzione di contributi specifici per il ristoro dei danni ai beni mobili eventualmente patiti dagli assegnatari dell’edilizia residenziale pubblica per causa del sisma.
Per la ricostruzione “pesante” degli edifici classificati E, i soggetti attuatori tengono conto delle aree soggette a rischio idrogeologico, i cui fenomeni di frana o di crollo si siano manifestati od accentuati a seguito delle crisi sismiche del 6 aprile 2009, e su di esse non è possibile alcuna costruzione o ricostruzione di edilizia residenziale pubblica, mentre i Comuni sono obbligati al mantenimento di tutti i parametri urbanistici ed edilizi preesistenti al terremoto, quali la volumetria, la sagoma, l’area di sedime ed il numero delle unità immobiliari. Tale invarianza della destinazione d’uso delle aree e delle pertinenze su cui insistono gli edifici d’edilizia residenziale pubblica è fissata per almeno 15 anni.
I soggetti attuatori degli interventi di riparazione e/o ricostruzione, se ancora non indicati, sono di norma le ATER, i COMUNI ed i soggetti privati, secondo le rispettive competenze e titoli di proprietà. Le norme sui beni culturali e paesaggistici si applicano anche al patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica qualora ne ricorrano le condizioni.
Per l’attuazione degli interventi e per le attività previste dalla legge si provvede mediante l’istituzione di apposito nuovo capitolo di spesa nel bilancio della Regione Abruzzo presso il quale verranno trasferite anche le risorse già assegnate alla precedente gestione commissariale”.


12 Aprile 2013

Categoria : Cronaca
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