Centro turistico, la vittima sacrificale


L’Aquila – Scrive l’associazione Gransasso360, riferendosi alla situazione del Centro turistico del Gran Sasso, come si comprende solo leggendo fino in fondo l’intervento: “Come cittadini denunciamo con la presente la situazione di vessazione e riduzione in schiavitù che si sta incredibilmente perpetrando proprio nella città in cui tutti noi aquilani continuiamo a vivere e operare. Abbiamo infatti potuto constatare, direttamente e con prove riscontrabili, che da mesi e forse addirittura da anni ormai, si sta perpetrando l’azione di ignoti aguzzini, a quanto pare dediti a sfruttamento e a reclusione forzosa in condizioni a dir poco disumane. Si aggiunge a ciò l’aggravante della negazione di cure vitali che procura rischi gravissimi per la stessa vita della vittima.
Oltre tutto ciò s’è appreso ieri che, con macabro e blasfemo gusto dell’orrido, proprio il giorno di Venerdì Santo 29 marzo 2013 è stata aggiunta l’ennesima gratuita violenza alla vittima di questo abominevole accanimento: annichilita e vessata ormai da lungo tempo le è stata negata l’ultima occasione di incontro con i propri cari, l’ultimo sprazzo di vita degna di essere chiamata con questo nome.
A questo punto, rivolgendo a tutti i cittadini l’invito a domandarsi a chi giova tutto ciò, per il bene della vittima e per l’onore di tutti gli aquilani, riteniamo doveroso che si conosca l’identità di questo martire: questo è il Centro Turistico del Gran Sasso, cosa di tutti e quindi familiare a ciascun aquilano. Prima che sia troppo tardi è necessario toglierlo dalle mani di chi lo sta torturando mortalmente”.


10 Aprile 2013

Categoria : Cronaca
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.