Stabilità, Roseto comune virtuoso


rosetoRoseto – Anche in Abruzzo ci sono amministrazioni che sanno amministrare sotto il profilo economico: una è quella di Roseto, e sono i dati a dirlo. La Conferenza Stato-Citta’ ha dato il via libera ai riconoscimenti per gli enti virtuosi, cioe’ quelli che hanno rispettato il Patto di stabilita’ nel 2008 e centrato i parametri indicati dal Decreto Legislativo 112/08 (autonomia finanziaria e bassa rigidita’ strutturale). I benefici, poco piu’ di 170 milioni di euro, sono indirizzati a circa 1.400 comuni, e i premi piu’ consistenti, che si traducono in uno sconto sul Patto del 2009, sono quelli indirizzati a Milano (7milioni di euro) e Brescia (3,5 milioni). Il comune di Roseto degli Abruzzi e’ uno di quei 1.400 comuni, su un totale di 8.000 comuni e pertanto potra’ spendere 198.910 mila euro in piu’ rispetto a quanto consentito per rispettare il patto 2009. “Essere in questo elenco che vede solo 1.400 comuni su un totale di oltre 8.102 (solo il 17,28% ha superato la prova!) non puo’ che lusingarci – sottolinea il sindaco Franco Di Bonaventura – e’ il segno evidente di una gestione oculata delle risorse che va nel pieno rispetto delle norme dettate dalle finanziarie dello Stato negli ultimi anni. Ritengo pero’ che ora il Governo deve compiere un ulteriore sforzo per allentare davvero il Patto di Stabilita’ consentendo cosi’ ai Comuni di dare un contributo per rilanciare l’economia del Paese. allora si che sarebbe un bel risultato. Questo tema ormai accomuna in generale gli amministratori locali di destra e di sinistra – commenta il sindaco – il Governo continua a sbagliare impedendo ai Comuni di spendere soldi che sono gia’ stati incassati. Non si riesce proprio a capire perche’ invece di dare una mano all’economia si assumono decisioni che, al contrario, contribuiscono ad aggravarla”. “Roseto degli Abruzzi e molti altri Comuni italiani – aggiunge il vice sindaco Teresa Ginoble – sarebbero nelle condizioni di mettere in circolo denaro fresco per nuovi appalti e per il pagamento di investimenti gia’ attuati con i soldi di mutui o di boc gia’ in cassa. Ci auguriamo che arrivi presto una decisione in tal senso, almeno per quanto riguarda le somme da mettere a disposizione per la messa in sicurezza degli edifici pubblici ed in particolare per le scuole”.


02 Ottobre 2009

Categoria : Cronaca
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