Cagnolini morti: definitiva la condanna di due dirigenti veterinari della ASL aquilana
L’Aquila – La Corte di Cassazione ha respinto, giudicandolo inammissibile, il ricorso di due veterinari pubblici dell’Aquila – Pierluigi Imperiale, Direttore del Servizio Veterinario di Sanita’ Animale della ASL – e Mauro Ponziani, medico del Servizio Veterinario di Sanita’ Animale della stessa ASL – condannati in appello per l’uccisione di 9 cuccioli di cane, morti poiche’ il canile non avrebbe avuto posti disponibili. La sentenza di condanna e’ dunque definitiva. In primo grado la condanna era stata di due mesi e dieci giorni di reclusione.
“Giustizia per le vittime di queste soppressioni: non chiedevamo altro e finalmente la Suprema Corte – commenta Ilaria Innocenti, responsabile del settore cani e gatti della Lav, costituitasi parte civile – ha posto la parola fine a una storia di crudelta’ e indifferenza, ancor piu’ grave se consideriamo che gli imputati di questa vicenda giudiziaria sono due medici veterinari, di cui un dirigente, cioe’ professionisti al servizio del bene pubblico che avrebbero dovuto sempre assicurare la tutela e il benessere degli animali” . “Ora con questo atto giudiziario definitivo – dichiara Gianluca Felicetti, presidente Lav – i due veterinari non potranno non essere radiati dall’Albo poiche’, come specifica la normativa sul tema, il Dpr 221 del 1950, hanno compromesso gravemente la loro reputazione e la dignita’ dell’intera classe sanitaria”.
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