Il concorsone dimenticato
L’Aquila – Riceviamo dal Comitato vincitori e idonei al concorso per 300 posti ricostruzione Abruzzo: “Esistono 1730 giovani laureati (alcuni con doppia laurea) e diplomati che hanno limpidamente superato il concorso. Ad oggi solo per 204 di loro è scattata l’assunzione. Il comitato vincitori e idonei al concorso per 300 posti ricostruzione Abruzzo chiede agli enti pubblici del Cratere di evitare nuovi concorsi, o assunzione di precari, e attingere dall’elenco degli idonei.
Il “concorsone” per selezionare i tecnici addetti alla ricostruzione dell’Aquila e dei comuni del Cratere si è concluso consegnando alle amministrazioni corpose graduatorie di vincitori e idonei per 14 profili professionali.
L’organizzazione dei due Uffici Speciali per la ricostruzione (uno per il Comune dell’Aquila ed uno per i 56 Comuni del Cratere) deriva dall’emendamento del Ministro per la Coesione Territoriale Fabrizio Barca al cosiddetto Decreto Sviluppo (D.L. 83/2012, convertito in L. 134/2012). Tale decreto stabiliva la cessazione dello stato di emergenza, affidando la gestione della ricostruzione al sistema delle competenze ordinarie, rafforzato ed integrato dai due Uffici Speciali, per la formazione dei quali il decreto autorizzava il Comune dell’Aquila e i Comuni del Cratere ad assumere a tempo indeterminato complessivamente 200 unità di personale, e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ad assumere a tempo indeterminato fino a 100 unità di personale, previo esperimento delle procedure selettive che la Costituzione impone per i concorsi pubblici.
Le selezioni sono state gestite dalla Commissione Interministeriale Ripam (Riqualificazione della Pubblica Amministrazione) che, con il supporto di Formez PA, e mediante una procedura rigorosa e trasparente (basti pensare allo svolgimento e correzione delle prove scritte in diretta streaming seguita da circa 93000 utenti per un totale di 83 ore), ha scelto i migliori, come più volte è stato sottolineato dal Ministro Barca e come è stato riconosciuto dallo stesso Sindaco Cialente.
Come si legge in un comunicato sul del Formez la selezione è stata “molto dura, iniziata con una preselezione basata su un test con 70 quiz (…), quattro prove scritte di diritto, specialistica, informatica e lingua, e una prova orale”.
Alcuni candidati hanno riportato il punteggio massimo alle prove scritte ed orali (100/100) e sono risultati idonei, ma non vincitori, in quanto vi era la possibilità di aggiungere ulteriori punteggi per titoli ed esperienza lavorativa nella Pubblica Amministrazione, oltre che di godere della riserva di legge del 50% per i lavoratori già impiegati nella macchina amministrativa della ricostruzione.
Le assunzioni dei 300 vincitori sono iniziate il 27 marzo, quando sono stati stipulati i primi 204 contratti, ma gli idonei rischiano di essere dimenticati: un esercito di circa 1000 professionisti che ha dimostrato, affrontando sacrifici sia personali che economici, di avere le qualifiche e le competenze adeguate a ricoprire i ruoli professionali richiesti.
Come previsto dal bando di concorso e dalla legge, le graduatorie degli idonei costituiscono un bacino dal quale le Amministrazioni possono attingere per le nuove assunzioni, per valorizzare la competenza e il merito e per garantire qualità e trasparenza del pubblico impiego, al quale si accede esclusivamente con selezione pubblica, come sancito dalla Costituzione Italiana. Questa possibilità è stata insensatamente ignorata, negli ultimi mesi, dalle stesse Amministrazioni abruzzesi coinvolte nella ricostruzione.
Infatti, con un bando pubblicato il 14 dicembre 2012, i titolari degli Uffici Speciali per la città dell’Aquila e i comuni del Cratere hanno indetto una selezione pubblica per titoli e colloquio per il reclutamento, per ciascuno degli Uffici Speciali, di ben 50 unità da assumere a tempo determinato per un triennio. In particolare per l’Ufficio Speciale del Comune dell’Aquila venivamo selezionati 10 istruttori direttivi tecnici (categoria D1); 7 istruttori tecnici (categoria C1); 1 istruttore direttivo geologo, (categoria D1); 1 istruttore direttivo archeologo, (categoria D1); 2 istruttori direttivi amministrativi, (categoria D1); 3 istruttori direttivi contabili, (categoria D1); 1 esperto informatico nelle procedure open-data, (categoria C1). Per l’Ufficio Speciale relativo ai Comuni del Cratere venivano invece selezionati: 9 istruttori direttivi tecnici (categoria D1); 7 istruttori tecnici (categoria C1); 1 istruttore direttivo geologo (categoria D1); 1 istruttore direttivo archeologo, (categoria D1);
2 istruttori direttivi amministrativi, (categoria D1); 4 istruttori direttivi contabili, (categoria D1); 1 esperto informatico nelle procedure open-data, (categoria C1).
Per i due Uffici dunque si selezionavano, con una nuova procedura, gli stessi profili già selezionati con il concorso per le assunzioni a tempo indeterminato, ad esclusione del profilo di istruttore direttivo archeologo e di istruttore direttivo informatico. E’ interessante notare che le procedure relative a tale selezione non hanno ancora visto la loro fine e ad oggi sono pubblicate sul sito del Formez solo alcune graduatorie provvisorie relative al concorso.
Attingendo dalle graduatorie degli idonei del Concorso relativo ai 300 posti, si sarebbe invece ottenuto il reclutamento di risorse umane altamente qualificate e selezionate con procedura pubblica, rigorosa e trasparente, in tempi più brevi, perché tali graduatorie sono state pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale già in data 18/02/2013.
Inoltre, in data 12/03/2013 il titolare dell’ufficio Speciale della ricostruzione dell’Aquila Paolo Aielli ha indetto, con determina 4/2013, una selezione per titoli per 23 collaborazioni coordinate e continuative per: 7 profili coordinatore (Ingegneri, Architetti, Geologi); 6 profili tecnici A (Ingegneri, Architetti, Geometri); 5 profili tecnici B (Ingegneri); 5 profili tecnici C (Ingegneri e Architetti). Tali profili, stando ai requisiti richiesti ed alle mansioni da svolgere, sono i medesimi del Concorsone. Ancora una volta si è calpestata la possibilità di attingere dalle graduatorie già esistenti da circa un mese, a vantaggio di una nuova selezione per titoli, peraltro meno rigorosa e trasparente.
La situazione attuale lascia prefigurare che questi due esempi non restino casi isolati ma possano fare scuola. In una nota firmata il 25 Marzo dal segretario comunale Stefano Albano, dai consiglieri provinciali Pierpaolo Pietrucci e Fabrizio D’Alessandro, dal consigliere comunale Stefano Palumbo e dal segretario dei Giovani Democratici Tiziano Pesce si chiede infatti al Governo di ampliare le risorse destinate al processo di ricostruzione, ritenute insufficienti e in particolare «la proroga delle persone già assunte con ordinanza già destinate alla Provincia e in particolar modo che sia trovata senza indugio, una soluzione positiva all’attesa proroga di Abruzzo Engineering»
Il “Comitato vincitori e idonei al concorso per 300 posti ricostruzione Abruzzo”, che si è costituito lo scorso 23 Marzo in Piazza Duomo all’Aquila, nasce con l’intento di promuovere l’utilizzo di queste graduatorie per l’assunzione di personale per profili analoghi a quelli già selezionati dal Formez, anche per incarichi a tempo determinato, al fine di uscire dai localismi e puntare sul merito. Una scelta che non è stata quella compiuta finora dalle amministrazioni locali che, pur avendo evidenziato più volte la necessità di ulteriori unità di personale in aggiunta ai 300 del concorsone, non hanno pensato di attingere alle graduatorie esistenti, ma hanno bandito ulteriori selezioni o stanno cercando di prorogare contratti o incarichi stipulati durante l’emergenza, assegnati senza aver preventivamente effettuato concorsi pubblici, spendendo tra l’altro ulteriori risorse per la selezione.
Il concorsone, a detta di tutti, è stato altamente selettivo nelle prove e trasparente nella gestione. I lavoratori assunti stanno già dimostrando la loro competenza sul luogo di lavoro. Il Comitato si augura di avere dalla politica una “prova di ritorno” di trasparenza e onestà. Non si può continuare a creare precari, non si possono indire altri concorsi, per non si sa quale scopo, cancellando professionalità che hanno dimostrato di avere le carte in regola per lavorare, dopo aver limpidamente vinto un concorso pubblico”.
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