Presentato libro su Montepulciano
Verona – Chiudere i politici in un conclave per tre giorni senza ne’ cibo ne’ acqua sperando che facciano un governo, ma lasciare liberi i viticoltori di migliorare la qualita’ di un vino che conquista sempre piu’ italiani e che in un anno, grazie alla campagna portata avanti dai Consorzi di Tutela abruzzesi, ha incrementato ancor piu’ la sua qualita’ e le sua diffusione e il suo potenziale di crescita. Questa mattina nel Padiglione 11 del Vinitaly di Verona, alla presenza dell’assessore regionale alle Politiche Agricole Mauro Febbo, si e’ aperta con una battuta del professor Renato Mannheimer la presentazione del libro che Slow Food dedichera’, con un grosso progetto editoriale in dirittura d’arrivo, proprio al “Montepulciano d’Abruzzo: un grande vino”, curato nella prefazione dal fondatore dell’associazione Carlo Petrini. Dopo il Barolo, Slow Food ha scelto dunque il vitigno bacche rosse abruzzese per il secondo volume tematico, perche’ “questo e’ un territorio vivo – ha detto durante l’incontro il Direttore Editoriale di Slow Food Marco Bolasco – e’ ormai un’avanguardia italiana come dimostrato nel campo della gastronomia da Niko Romito che sta cambiando la concezione stessa della cucina”.
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