Provincia, la rabbia degli armatori


Pescara – MOMENTI DI TENSIONE, LAVORI ASSEMBLEARI INTERROTTI – E’ stata bruscamente interrotta dalla protesta di armatori e pescatori la riunione, appena iniziata, tra istituzioni e marineria per fare il punto sui lavori di dragaggio. La rabbia degli operatori e’ esplosa nella Sala dei Marmi della Provincia e dopo aver urlato tutta la loro disperazione nei confronti delle istituzioni hanno abbandonato l’aula. All’incontro non si e’ presentato il Provveditorato alle opere pubbliche, che ha appaltato i lavori alla ditta Sidra. Appena il rappresentante della ditta ha preso la parola armatori e pescatori hanno cominciato a urlare e poi sono andati via.
La riunione e’ ripresa tra mille tensioni, per fare il punto della situazione. Il prefetto Vincenzo D’Antuono, che e’ in contatto con il Provveditorato, ha comunicato che nei prossimi giorni, una volta consegnate le controanalisi, i lavori potrebbero partire e oggi c’e’ stato un incontro in Regione per fissare i tempi, che dovrebbero essere quelli prestabiliti. E’ emerso – ha spiegato il prefetto – che ci sarebbero dei risparmi, rispetto alla spesa inizialmente prevista, e cio’ consentirebbe di effettuare ulteriori lavori per liberare il porto dalla sabbia. Dall’assessore regionale alla Pesca Mauro Febbo e’ partito un Sos chiarissimo: “Se entro il 30 aprile la marineria non esce in mare avremo problemi, sara’ un disastro economico per la categoria”. Di qui la necessita’ di fare chiarezza, subito, sull’iter del dragaggio. E’ stato molto polemico nei confronti di chi dovrebbe eseguire i lavori di dragaggio Camillo Grosso, dell’Associazione Armatori, che si e’ chiesto che fine faranno i fanghi, considerato che a questa risposta non e’ stata ancora data risposta nonostante l’aggiudicazione dei lavori sia avvenuta da tempo. Ha anche fatto notare che per capire come stanno le cose l’Associazione ha presentato una richiesta di accesso agli atti ma non ha mai ricevuto risposta dal Provveditorato. I problemi di chi lavora in mare sono legati non solo ai pagamenti che incombono ma anche al fatto che per il 2013 non ci sono, al momento, le condizioni per accedere alla Cassa integrazione guadagni. Ci sono poi 60 famiglie che non hanno ancora percepito la Cig per il 2012. A breve, inoltre, si attende un’altra “tegola”, cioe’ il fermo pesca estivo che la marineria di Pescara vuole evitare, non lavorando dal mese di luglio dell’anno scorso. Al centro degli attacchi dell’Associazione anche il presidente della Regione Gianni Chiodi per le mancate risposte ad una serie di richieste avanzate dagli armatori in vista del ritorno in mare. Grosso ha confermato che si pensa ad una manifestazione di protesta clamorosa.


05 Aprile 2013

Categoria : Cronaca
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