“Pagare il lavoro è normale, non esultiamo”
L’Aquila – L’ITALIA ASSURDA IN CUI IL DOVUTO DIVENTA UNA CONCESSIONE – Che si debba applaudire perchè la pubblica amministrazione dice di voler pagare parte dei suoi debiti a chi ha lavorato, è patetico e molto italiano. Siamo al punto che ogni normalità civile e democratica, diventa una concessione. E’ di questa opinione, facilmente condivisibile del resto, il presidente Confindustria Spinosa Pingue (foto).
“Trovo poco edificante salutare in maniera straordinaria una pratica che in altri Paesi del mondo è normale amministrazione: il pagamento da parte dello Stato e degli enti locali delle forniture e dei lavori effettuati dalle Imprese in tempi da Paese civile e moderno.” Lo afferma il presidente di Confindustria l’Aquila Fabio Spinosa Pingue, che interviene sui temi dei pagamenti da parte dello Stato alle imprese. “In questo Paese, oramai sull’orlo del fallimento, dovremmo occuparci di ben altro per recuperare in competitività e ammodernarlo come si addice alla sesta potenza mondiale.
Invece siamo fermi ad esprimere soddisfazione per lo sblocco di parte dei pagamenti da parte dello Stato che ha raggiunto tempi biblici, tali da mettere sul lastrico non solo un mare di imprese sane ma da bloccare un intero sistema economico. Per non parlare delle fatture emesse a carico degli enti, che, una volta portate all’incasso, sistematicamente vengono rifiutate dall’intero sistema creditizio.”
“Siamo al paradosso” sbotta Spinosa Pingue. “Le imprese finanziano lo Stato per “appena” 90 miliardi di euro – saranno solo questi? o forse siamo di fronte alla solita contabilità omerica… – invece di finanziare la ricerca, lo sviluppo e gli investimenti. E poi dobbiamo sentirci la solita ramanzina che gli imprenditori italiani non investono e non patrimonializzano.”
“Forse” conclude il presidente di Confindustria L’Aquila “aveva ragione Marco Tullio Cicerone Silent leges inter arma: in tempo di guerra le leggi tacciono…”
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