L’Università verso il disfacimento: ci sono 200 posti letto, ne servono 8.000
L’Aquila – L’Università dell’Aquila va verso la debacle, il disfacimento, e il motivo è uno solo: gli studenti non trovano e a quanto pare non troveranno un letto per dormire. Al momento, ne sono disponibili poco più di 200 nella struttura della Reiss Romoli, che l’ateneo affitta a prezzi contenuti. Ne occorrerebbero 8.000 almeno. Lo ha detto questa mattina il rettore prof. Ferdinando di Orio, parlando senza mezzi termini di “situazione drammatica”, di emergenza senza possibili soluzioni in prospettiva. “Abbiamo tentato di tutto” ha detto il rettore “e pensato anche a navette private per il trasporto degli studenti, almeno da località non lontane”. Ma si può studiare con impegno e profitto facendo il pendolare? Forse è più facile semplicemente iscriversi in un altro ateneo, anche se in quello aquilano (che contava fino a pochi mesi fa 27.000 studenti, di cui 13.000 di altre città e regioni) almeno nel prossimo anno accademico non si pagheranno tasse. Per il rettore, è urgente e necessario il ricorso a soluzioni estreme: case di legno o su ruote, da mettere su un poche settimane, in aree attrezzate e aggregate. Il rettore, per il momento, non ha avuto risposte concrete e si prepara a insistere ancora, altrimenti sarà inutile sperare che L’Aquila sia ancora sede universitaria. (Nella foto Col: Il rettore dell’Università Ferdinando di Orio)
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