Rapagnà, lettera aperta a Grasso
L’Aquila – Pio Rapagnà, ex parlamentare, indirizza al presidente del Senato Grasso (che sarà a L’Aquila il 6 aprile) una “Lettera aperta” “Ill.mo Sig. Presidente, nella mia qualità di Coordinatore regionale del Mia Casa d’Abruzzo e di ex-Parlamentare, in occasione del quarto anniversario del terremoto e della Sua graditissima presenza a L’Aquila, Le chiedo, a nome delle famiglie ancora sfollate, di “promuovere” un “Incontro di lavoro” con la Istituzioni pubbliche regionali e locali ed “soggetti attuatori” della ricostruzione e della messa in sicurezza antisismica degli alloggi e degli Edifici di Edilizia Residenziale Pubblica di proprietà dell’ATER e dei Comuni del cratere.
In questi 4 anni trascorsi dal 6 aprile 2009 è rimasta completamente ferma la ricostruzione “pesante” degli edifici inagibili classificati E, ricostruzione affidata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Commissario delegato e Presidente della Regione, al Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche ed agli enti locali e strumentali della Regione e dei Comuni.
Sulla base della Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri n. 3803 del 15 agosto 2009, i 150 milioni di euro valutati come spesa complessiva sono stati suddivisi e assegnati rispettivamente, 107 milioni di euro per gli interventi da effettuarsi sugli immobili di proprietà dell’ATER e 43 milioni di euro per gli interventi da porre in essere sugli immobili di proprietà dei Comuni del cratere e del Comune dell’Aquila in particolare.
Purtroppo, aldilà delle buone intenzioni dei soggetti attuatori della ricostruzione, l’ATER ha avviato soltanto 92 interventi per la riparazione e ricostruzione “leggera”, il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche e il Comune dell’Aquila sono sostanzialmente “fermi” nell’opera di ricostruzione “pesante”, e l’intero patrimonio abitativo pubblico danneggiato dal terremoto presenta oggi una situazione “drammatica”.
In questi anni, a L’Aquila ed in Abruzzo, è stato fatto un grande sforzo per respingere i ripetuti tentativi di infiltrazione di alcune forme di criminalità politica, amministrativa e malavitosa e per respingere e prevenire corruzione, clientelismo e distorte e incontrollabili modalità di gestione del denaro pubblico, e lo dimostrano in modo inequivocabile le puntuali relazioni annuali della Magistratura ordinaria, Amministrativa e della Corte dei Conti sull’andamento della ricostrzione e le attività degli Enti pubblici, Società strumentali, partecipate e controllate, sottoposti al loro controllo.
In tale contesto, dispiace constatare che, pur in presenza di evidenti situazioni “anomale” di cattiva gestione, sperpero di denaro pubblico e facile corruzione, le massime Istituzioni della Regione Abruzzo, gli Enti Locali e le strutture della pubblica amministrazione non hanno dato un buon esempio, sul piano legislativo, nell’opera ricostruzione, di vigilanza e di lotta alla corruzione ed alla criminalità politica e amministrativa insediatasi sul nostro territorio e di cui sono state e sono piene le cronache giudiziarie, investigative e repressive.
Si è sviluppata e si consolida quotidianamente ciò di cui denunciavano già prima di “mani pulite” e purtroppo inascoltati, l’allora Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Pescara Dott. Enrico Di Nicola, i Consiglieri regionali Prof. Sergio Turone e Marco Pannella, coraggiose Associazioni e singoli Cittadini come il sottoscritto, e cioè la presenza in Abruzzo, già “isola felice”, ed in particolare lungo la fascia costiera e nella Marsica, di una illegalità diffusa a livello economico privato e amministrativo pubblico, con un enorme giro di affari, che coinvolge il settanta per cento dell’attività complessiva della Regione, mentre abbiamo assistito alla esplosione di scaldali che hanno decapitato i vertici politici ed amministrativi di Comuni e Regione, e che, senza drastiche iniziative di prevenzione e contrasto, sembra far presagire cose non buone per il futuro dell’Abruzzo e dell’Aquila.
In fiduciosa attesa di un cortese cenno di riscontro, Le porgo, anche a nome del Mia Casa d’Abruzzo, i più cordiali saluti e fervidi auguri di buon lavoro”.
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