“Cronoprogramma ricostruzione inadeguato”
L’Aquila – Il cronoprogramma sulla ricostruzione dei centri storici dell’Aquila e delle frazioni, varato dalla Giunta comunale e fatto approvare ‘a forza’ dal Consiglio comunale, o e’ una presa in giro nei confronti dei cittadini o e’ la dimostrazione di una preoccupante incapacita’ amministrativa. Il commento e’ di Angelo Mancini, capogruppo di L’Aquila Oggi-Idv. “Non e’ un caso che io, in Aula, non abbia partecipato al voto. Non potevo assolutamente farmi complice di un percorso che, di sicuro, non e’ a vantaggio degli aquilani”. Secondo l’esponente politico “il documento si limita a definire i criteri della ricostruzione, individuandone i tempi e le priorita’. Non ha nulla di operativo e soprattutto non tiene conto della realta’ di oggi, caratterizzata dal blocco delle pratiche e dalla mancanza di fondi. Elementi essenziali per costruire un cronoprogramma, che pero’ vengono del tutto ignorati nel documento in questione, minandone dunque la credibilita’ e la fattibilita’.
E’ sufficiente analizzare i dati attuali per dare corpo a questa riflessione. Le pratiche di ricostruzione per le sole case classificate con esito di agibilita’ E, depositate entro il 31 agosto dello scorso anno e ancora all’esame della filiera, sono circa 3.000, per un impegno di spesa che si aggira sul miliardo di euro. Senza considerare che la filiera medesima oramai e’ quasi del tutto sfilacciata: Reluis ha praticamente terminato il suo apporto per la valutazione tecnica, Cineas – deputata al controllo economico dei progetti – lo fara’ molto presto. Situazione che aumenta il livello di confusione, e dunque di paralisi, di tutto il percorso della ricostruzione. Sempre per gli immobili E, le pratiche prodotte dopo il 31 agosto 2012 sono 1.400, per una spesa complessiva di 818 milioni di euro. Quelle relative agli edifici vincolati – che passano dunque all’esame della Soprintendenza ai monumenti – sono 66, con un onere finanziario di 420 milioni di euro”.
Non c'è ancora nessun commento.