Delinquenza in crescita, ma state calmi…
L’Aquila – Come rispondono politica e istituzioni all’allarme sociale , alle preoccupazioni – specie delle persone anziane o di chi vive in zona più isolata – della cittadinanza indifesa, dovute alla crescita incontrollabile della deliquenza in città e nelle periferie? Cosa spiegare a chi apprende dell’aumento inarrestabile del numero dei furti, ai sindaci che invocano interventi, alle popolazioni che chiedono addirittura ronde private?
Questi i dati ufficiali sugli atti delinquenziali verificatasi nel capoluogo, da tutto il 2007 sino al giugno 2012.
I dati, sono pervenuti al Comune dell’Aquila, a seguito di una richiesta specifica, rivolta dal Sindaco Cialente, al Prefetto Alecci.
Anno 2009- 2010- 2011- 2012 (GIUGNO)
FURTI
COMPLESSIVI 775- 963- 1252- 562
FURTI IN
ABITAZIONE 105- 274- 391- 131
RAPINE
COMPLESSIVI 5- 5- 22- 13
RAPINE IN
ABITAZIONE 0- 1- 2- 5
“Visto lo stato di crescente preoccupazione dei cittadini – ha dichiarato il Sindaco – ho ritenuto opportuno rivolgermi al Prefetto per avere un quadro esaudiente sull’ andamento di episodi criminali in Città. Il Prefetto ritiene la situazione non particolarmente critica ricordando anche che è in fase di realizzazione un Piano di contrasto alla criminalità che vedrà coinvolto anche il Corpo di Polizia Municipale.
Personalmente – conclude Cialente – ritengo che comunque, per alcuni reati, i più odiosi quali le rapine ed i furti in abitazione, nonché le rapine complessive, il 2011 ed il 2012 segnino una netta recrudescenza. Per questo motivo, pur ringraziando le forze dell’ordine e riconoscendo il loro grande impegno, continuo a chiedere un controllo del territorio sempre più marcato.”
(Ndr)- Molti anni fa un collega giornalista che lavorava a Chieti ci diceva: “In questa città la mattina il sindaco, il vescovo, il questore e il prefetto vanno all’acquedotto e versano ettolitri di camomilla nelle tubature idriche. Così la gente sta tranquilla”. Non vorremmo che accadesse oggi anche a L’Aquila. Infatti è difficile capire quanto valgano dati aggiornati a giugno del 2012… Da allora ad oggi, aprile 2013, dieci mesi dopo, risulterebbero assai diversi. Furti di tutti i tipi, aggressioni, vandalismi, atti di violenza, risse e prepotenza dilagano sia in città che nei centri vicini. Soprattutto i furti, divenuti una piaga sociale senza pari. La zona rossa è stata letteralmente saccheggiata, e c’è chi ha visto la propria casa (inagibile) depredata più e più volte. Si ruba nei cimiteri, si svuotano ville e case di campagna, si arraffa rame ovunque, si colpiscono cantieri e negozi. Che senso hanno dati senza raffronti? E soprattutto dati vecchi di 10 mesi? Bene fa il sindaco a chiedere un controllo del territorio sempre più marcato. Richiesta inutile, visto che mancano uomini e mezzi alle polizie. Il cane si morde la coda, oppure se volete abbaia alla Luna.
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