Case, requisizioni e gente negli alberghi
L’Aquila – Novità e numeri per i terremotati, sia quelli che aspettano in città una casa, sia quelli che sono sempre costretti a risiedere sulla costa, ma mandano i figli a scuola a L’Aquila Il prefetto Gabrielli ha fatto stasera il punto sulle case e sulle requisizioni. In provincia dell’Aquila sono stati individuati circa 6.500 appartamenti non affittati che potrebbero servire ad ospitare terremotati, naturalmente non gratis per i proprietari, se questo è il timore dei proprietari. 1.200 di tali appartamenti si trovano nell’area aquilana. La finanza sta eseguendo verifiche e prenderà contatto con proprietari e costruttori. Fino ad oggi vi sarebbero state soltanto meno di venti requsizioni, che comunque, ha spiegato chiaramente il prefetto, non signficano cacciar via … gli inquilini e ospitare estranei. C’è chi ha creduto anche questo, evidentemente. Invece, chi abita nelle case non teme temere nulla. Un dato è molto importante: quando si fece il censimento con le domande agli sfollati circa le loro preferenze per una sistemazione, solo 500 circa di loro chiesero appartamenti per autonome sistemazioni. Una minoranza, quindi.
Novità anche per gli sfollati che risiedono sulla costa, che sono ancora migliaia. Grazie ad un accordo con Regione e Protezione civile, saranno tutelati dagli albergatori delle varie associazioni, che garantiranno la disponibilità di un congruo numero di camere. Alle famniglie che debbono portare i ragazzi a scuola a L’Aquila, saranno consegnati pranzi al sacco e
prime colazioni.
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