Grave la paralisi degli uffici genio civile


L’Aquila – «La Regione Abruzzo non può permettersi la paralisi degli Uffici del Genio Civile per la cronica carenza di personale». Lo ha dichiarato il consigliere regionale del PD, Giuseppe Di Pangrazio, foto, oggi a L’Aquila nella conferenza stampa tenuta insieme al vice capogruppo Claudio Ruffini. «Il Partito Democratico non intende soprassedere, ma vuole entrare nel merito delle questioni per discutere e fare proposte – ha aggiunto Di Pangrazio – che siano utili per il superamento di problemi enormi che la Giunta regionale non riesce a risolvere».
La vicenda dei sei uffici del Genio Civile abruzzese (presenti nei quattro Capoluoghi di Provincia oltre ad Avezzano e Sulmona) muove dalla difficoltà di operare efficacemente rispetto a quanto stabilito dalla legge 28 del 2011 sulla riduzione del rischio sismico. «Oggi la mole di lavoro si è moltiplicata, senza che i pochi dipendenti del Genio Civile riescano a completare l’iter amministrativo. Le Province, che hanno anch’esse responsabilità con la Regione di questo compito, non riescono a supportare gli Uffici del Genio Civile gravati di un carico enorme, sia dal punto della responsabilità che di controllo sui progetti presentati. Tutto ciò soprattutto a partire dal 1 luglio – ha precisato Di Pangrazio – quando ci sarà la paralisi del Genio Civile ed il conseguente blocco economico di un comparto fondamentale per l’intera regione, con le conseguenti ricadute in termini occupazionali». In questo senso la proposta del Partito Democratico abruzzese è quella di assegnare da parte della Regione Abruzzo maggiori risorse o personale . «L’articolo 50 bis della finanziaria 2013 aiuta – ha sottolineato il consigliere PD – magari con la presa in conto del personale di Abruzzo engineering e dei dipendenti degli Enti regionali soppressi». Anche Claudio Ruffini ha posto l’accento sulla volontà da parte del PD di «svolgere proposte utili per la collettività, abbandonando la via della critica marginale». «Tanto è vero che noi non riteniamo sia possibile ottenere risultati soddisfacenti dalle legge che sostiene il comparto dell’edilizia, se sostanzialmente si va verso la paralisi dell’intero comparto». Per Ruffini così facendo non si darà forza alla tanto auspicata ripresa: «Se il rischio reale è quello di bloccare cinquemila pratiche alle quali dovrebbero far fronte una manciata di funzionari. In questo modo rischiamo di non applicare la legge sulla sismicità – ha precisato il consigliere del PD – con evidenti ritardi della Regione Abruzzo anche a causa del mancato utilizzo dei contributi economici che gli utenti pagano per la presentazione delle istanze al Genio Civile».


27 Marzo 2013

Categoria : Politica
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