Comete e asteroidi, cielo affollato
L’Aquila – DUE CORPI LUMINOSI AVVISTATI ANCHE IN ABRUZZO – La cometa Panstarrs passa e va, e in tutto il mondo viene fotografata da specialisti, offrendo il suo spettacolo. Ha “sfiorato” la Terra a 160 milioni di chilometri. Vi mostriamo un’immagine diffusa dall’agenzia Reuters.
Ma ce ne sono altre, in giro, perchè in questo 2013 – e in questa primavera appena cominciata – il cielo è affollato. Comete e asteroidi, alcuni dei quali sono stati avvistati anche in Abruzzo. La seconda cometa di marzo si chiama Bressi 2012, dovrebbe apparire di colore verde entro il mese, precedendo la sua collega Lemmon e un asteroide di 50 metri già avvistato e studiato dagli astronomi. Poi, a fine anno, superspettacolo: cometa Ison, coincidente con il Natale, descritta già da adesso dagli specialisti come molto grande, vistosa nell’emisfero boreale, con tanto di coda. C’è chi parla di una “palla” grande quasi come vediamo la Luna, dunque prevedibilmente presente anche di giorno. Sarà difficile tenere a bada maghi, ciarlatani, chiacchieroni, presagisti di professione e altri personaggi del gran bazar (soprattutto su Internet) che si scateneranno sull’argomento, sia per l’eccezionale vistosità del fenomeno, sia per la sua coincidenza con il Natale. Tanti di costoro hanno scarsa dimestichezza con i libri, altrimenti saprebbero dall’ultimo libro dell’ex papa Benedetto XVI su Gesù che, accettata anche dalla chiesa, pare valida l’ipotesi della stella di Natale nel cielo di Betlemme proprio come fenomeno celeste (una cometa o una congiunzione di pianeti). Se ce n’ stata una alla nascita di Gesù, cosa vieta che ce ne sia semplicemente un’altra nel dicembre 2013?
Il fenomeno di cui meno si parla, ed è sbagliato, è quello degli asteroidi, che vengono scoperti e rilevati in questo periodo in numero notevole. Prima quello impressionante caduto in Russia, il mese scorso, poi gli altri, che ci riguardano direttamente. Nelle ultime due settimane, infatti, almeno due asteroidi hanno solcato anche il cielo abruzzese. Uno dei due, la sera del 22 marzo, molto grande, di colore bianco-azzurro acceso, con scia, traiettoria Sud-Nord. Le dimensioni apparenti del nucleo luminoso – rimasto visibile come sempre per un tempo brevissimo, meno di un secondo – sono apparse a chi ha avuto la fortuna di vederlo poco meno della metà della Luna piena.
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