Eccola la città com’è veramente


L’Aquila – “Vengano con noi tutti, da Letta a Chiodi e a Barca, compreso il sindaco Cialente: gliela facciamo vedere noi com’è L’Aquila veramente, pochi giorni prima che si compiano 4 anni dal terremoto”. Potrebbe essere questo lo slogan più eloquente dei comitati che oggi hanno popolato il centro e camminato nelle strade, tra le rovine, le voragini, le impalcature, le transenne, le travi d’acciaio avvitate l’una all’altra per tenere in piedi i palazzi e interi isolati maciullati e cadenti. Perchè, dicono i comitati, in realtà e in verità la città è ancora solo questo. Muta, vuota, caduta, cadente, proprio come appariva in quella luminosa alba del 6 aprile 2009. Dopo le scosse della notte che avevano distrutto il centro quasi per intero.
I comitati hanno arricchito la loro protesta con cartelloni e immagini delle autorità con un fumetto: le parole che hanno detto, le promesse che hanno fatto, anche di recente, durante l’ultima visita del Ministro Barca che ha appicciato 97 bollini su altrettanti edifici della zona rossa, nei quali dovrebbero aprirsi cantieri. Subito. Ma pochi ci credono. E lo hanno ribadito forte oggi, durante la protesta, la festa della non-ricostruzione. Tante foto, tante immagini con la data del quarto anno di nulla moltiplicato nulla. Torneranno, i comitati (si sono riviste anche le carriole), fra sei o otto mesi, a fotografare nuovamente. Per ora molte foto scattate oggi sono sovrapponibili a quelle di 4 anni fa, perchè non è cambiato nulla, caso mai è venuto giù qualche altro pezzo. Ieri le istituzioni e le autorità hanno sfoderato le loro promesse e definito gli aquilani come “gufi”, prefiche del malaugurio. Oggi il popolo ha dato la sua risposta.


23 Marzo 2013

Categoria : Cronaca
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