Quell’ultimo lampione del 1934…
L’Aquila – Il Gruppo Aquilano di Azione Civica “Jemo ‘nnanzi”, come ricorda Cesare Ianni, ha concretizzato un’altra iniziativa per il rispetto e la conservazione della memoria della città, anche in piccoli dettagli e particolari che ai più sfuggono. A Fonte Cerreto “resisteva” l’ultimo lampione dell’illuminazione pubblica risalente al 1934, anno di inaugurazione della funivia per Campo Imperatore. Il lampione, in puro stile razionalista, non più attivo e pericolosamente inclinato, rischiava di cadere definitivamente e seguire la stessa sorte degli altri lampioni coevi: finire in discarica.
Il Gruppo, ottenute le dovute autorizzazioni dal Comune, è intervenuto eliminando il potenziale pericolo e salvando questo piccolo pezzo di storia civica. Ulteriore particolarità del lampione è che, alla base dello stesso, vi sono gli inequivocabili segni di una raffica di mitra, si narra sparata da uno dei soldati tedeschi che parteciparono alla liberazione di Benito Mussolini.
Si spera che presto “l’ultimo dei lampioni” possa trovare degna dimora in un futuro Museo del Gran Sasso.
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