Guasto acqua, la solita improntitudine


Pescara – I COMUNI E L’ACA HANNO UFFICI STAMPA? – L’acqua è tornata, o sta tornando (ma ci sono problemi con molti autoclave domestici) per 200.000 utenze in 19 comuni, compresi Chieti e Pescara. Il guasto all’adduttrice del Giardino, verificatosi nella campagna di Torre de’ Passeri, è stato riparato. Ci sono responsabilità?
Lo accerterà una commissione composta in fretta e furia, che indagherà su quanto è accaduto. Ma di questa commissione non c’è bisogno affatto, perchè bastano solo senso comune e logica. Sono emerse, infatti, improntitudine, inadeguatezza, scorrettezza e profonde carenze nelle capacità comunicative. Che non esistono, come sempre. L’ACA e la maggior parte dei comuni sembrano infischiarsene degli utenti, dei cittadini. Domande: i comuni e l’ACA hanno uffici stampa, oppure solo megafoni per propagandare le imprese e le parole dei politici? Servono a informare i cittadini, o a sostenere la politica?
La storia. Appena dopo il guasto, due giorni fa, soltanto il comune di Torre de’ Passeri e quello di Chieti hanno avuto la correttezza di avvertire i cittadini con immediati e chiari comunicati diaramati tramite i mass media, compreso il nostro, che si è precipitato a mettere in line la comunicazione pervenutagli dai due enti. Da Chieti solo tre righe, ma utili e chiarissime. Un guasto può accadere, le tubature sono vecchie (pare abbiano 40 anni), e nessuno ha la palla di vetro. Ma se il guasto accade, comuni e soprattutto ACA hanno il preciso dovere di avvertire subito la popolazione, dandole tempo di approvvigionarsi di acqua in qualche modo. Oggi esistono mezzi per diffondere in pochi minuti un avviso o una notizia, che sindaci (compresa Pescara) e ACA non sanno o non vogliono usare.
Sarebbe bastato dire: “C’è un guasto al Giardino, mancherà l’acqua almeno per 24-36 ore, stiamo provvedendo”. E’ quello che hanno fatto ma soltanto Torre de’ Passeri e Chieti. Dagli altri nemmeno una parola, nemmeno una comunicazione magari in serata. Come se i cittadini fossero un gregge al quale spedire solo la bolletta. Se incontrano disagi, chi se ne frega? Basta che paghino il dovuto…
Non è un modo civile di agire, ma così si è agito. Ora fioccano polemiche e accuse, tuonano i politici dicendo che l’ACA dev’essere rinnovata da cima a fondo. Solita storia. Domani, e al prossimo guasto, tutto si ripeterà immancabilmente. Un grazie va solo a chi ha lavorato duramente e bene, e anche rapidamente, per riparare il guasto: tecnici, operai, saldatori, e così via. I soli che meritano un apprezzamento. Tutti gli altri sono soltanto la solita gente tronfia e spocchiosa, che all’occorrenza risulta inadeguata. Ma rimane dov’è.


23 Marzo 2013

Categoria : Cronaca
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