A migliaia per l’infanzia di d’Annunzio
Pescara – In pochi giorni, oltre duemila visitatori hanno apprezzato la mostra Quando l’alba s’innamora. L’infanzia di Gabriele d’Annunzio da Pescara a Prato, a cura di Lucia Arbace, inaugurata il giorno della nascita del grande poeta. Nelle stanze teatro della sua prima infanzia, il nuovo allestimento comunica innanzitutto la gioia per un evento a lungo atteso in una casa in festa. Sul filo della tenerezza, in esposizione s’ammirano i corredini del neonato, i pizzi e le trine riemersi dai bauli e i giocattoli tipici del tempo, dal cavallo su ruote alla lanterna magica.
Negli ambienti a piano terra sono le altre sezioni di questa inedita lettura della vita di Gabriele d’Annunzio. I luoghi che diedero i natali ai genitori, Francesco Paolo D’Annunzio e Luisa De Benedictis, frequentati spesso nei primi anni, Pescara e Ortona, sono illustrati da importanti dipinti di Paolo De Cecco e Alberto Testi, nonché da documenti e fotografie d’epoca. L’evento della nascita è evocato da importanti manoscritti quali l’Atto di Nascita e l’Atto di Battesimo, ma anche dal racconto poetico della leggenda del Brigantino Irene e dalla suggestione provocata da dipinti e sculture che illustrano l’infanzia. Di due protagonisti della scena artistica del tempo, Francesco Paolo Michetti e Costantino Barbella, con cui d’Annunzio divise l’esperienza del Cenacolo di Francavilla, si propongono indiscussi capolavori, quali ad esempio Prima nidiata e Madre con bimbo, la deliziosa terracotta esibita in originale e in una gigantografia che permette di leggere le impronte digitali dell’artista nato a Tocco da Casauria. Il tempo della scuola, dai primi passi compiuti presso le sorelle Del Gado agli anni della ‘clausura’ nel Real Collegio Cicognini di Prato, sono illustrati da autografi, cimeli, manoscritti e da una documentazione relativa all’istruzione in Abruzzo negli ultimi decenni dell’Ottocento. Infine è una sezione dedicata a un d’Annunzio enfant prodige, con la composizione musicale riferita a Gabriellino all’età di sette anni, l’intero corpus di dipinti e disegni eseguiti in prevalenza nell’aprile del 1878, e le prime stesure del 1875, dense di correzioni e ripensamenti, delle liriche racchiuse poi nella raccolta Primo Vere, stampata a Chieti nel 1879 e a Lanciano da Carabba nel 1880. Infine non può mancare la visita alla stalla, dove ancora si percepisce lo straordinario amore che Gabriele fanciullo ha provato per i suoi primi cavalli, Aquilino e Silvano.
La mostra rimarrà aperta tutti i giorni, nei prossimi mesi, con il seguente orario 9.00-14.00.
L’ingresso rimane gratuito per i giovani fino a 18 anni e per gli ultra sessantacinquenni. Gli studenti della UE fino a 26 anni hanno diritto al ridotto di 1 euro; 2 euro il biglietto per tutti gli altri.
Fino al 13 aprile i visitatori della Casa Natale di Gabriele d’Annunzio possono votare per il fiocco più bello, scegliendo tra i trentacinque straordinari esemplari in esposizione che hanno partecipato al Concorso FIOCCO D’ANNUNZIO, i quali permettono di apprezzare la creatività contemporanea nelle antiche arti del tombolo, tessitura, ricamo, tricot, filet e uncinetto.
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