Silvio: “Lo Stato c’è stato, ora serenità” – Ma un corteo di protesta sfila in periferia


berlusconi-1Bazzano Due – Un tripudio per il Cavaliere, e non c’è da dire altro, perché lui le case le ha date davvero: chiavi in mano, per ora 400 circa, ad altrettante famiglie. Se tutte abbiano davvero diritto di questa benefica precedenza sugli altri (molte delusioni, molte maldicenze e “linguate” all’aquilana sulle assegnazioni) è da vedere. Vista, invece, la gioia autentica di chi da stanotte dorme sicuro in un appartamentino lindo, pavimento di legno, solido acciaio sotto i piedi, garage, mobili, tv a schermo piatto, suppellettili colorate e festose, letto tanto agognato con coperte e lenzuola intonse. In casa tutto, compresi utensili, vasellame, contenitori di plastica da cucina, frigo pesante, e il biglietto del Cavaliere: serenità. Vivete i giorni che verranno con serenità.bazzano-2-29-set-09Le case (a Cese di Preturo e Bazzano Due) non sono di proprietà di chi vi abita. Sono dello Stato. Ma per ora, gli inquilini vi abitano, e chi sa per quanto lo faranno ancora. Senza l’incubo del terremoto, perché qui tutto è antisismico (viene garantito) dai piedi alla cima dei capelli. Se la terra tremerà, sopra ai pilastri d’acciaio e alle piastre che sorreggono si avvertirà appena un frèmito. Speriamo neppure quello.
Berlusconi ha portato a casa gli applausi, l’entusiasmo delle persone (o almeno di quelle che gridavano per vederlo da vicino, come un’anziana che sosteneva la propria esigenza quasi fisica di “vedere Silvio” a venti centimetri di distanza, ma è rimasta delusa) ma anche una composta, misurata oratoria di chi lo ha accolto sul palco di Bazzano Due: precedenza alle signore, quindi per prima Stefania Pezzopane, poi il sindaco Cialente e infine il presidente Chiodi. Interventi composti, grati e garbati. “Lei è quasi aquilano, ben tornato, dopo 23 volte che viene qui…” ha detto Cialente. Punti dolenti, la desiderata ricostruzione di case e famiglie, la sete di normalità, la voglia di rivedersi in famiglia – ha detto la Pezzopane – come “prima”, come quando non sapevamo di dover vivere, tutti, un’esperienza dilaniante e terribile. Oggi L’Aquila vince una prima battaglia. Ne dobbiamo vincere tante altre, in nome dei cittadini che aspettano ancora una casa”. Lo ha detto Stefania Pezzopane, secondo la quale “quando si entra nelle mura domestiche, seppure transitorie, si riprendo le abitudini, la dimensione quotidiana. La vita torna a scorrere con lo stesso ritmo di prima. Per questo ci auguriamo che abitazioni come queste che vengono consegnate oggi, siano al più presto realizzate per tutti i nostri concittadini, che sono ancora senza un tetto. Sicuramente oggi è un giorno di festa. Ma la vera festa sarà quando avremo ricostruito per intero la nostra città e tutti i comuni del cratere”. La presidente Pezzopane ha poi voluto rivolgere un ringraziamento particolare al capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, per il legame indissolubile che ha stretto con il nostro territorio.
Chiodi ha parlato dell’Aquila come della città di tutti gli abruzzesi, da rivedere com’era, grazie allo sforzo corale di un paese che sa ritrovare forza e dignità soprattutto “grazie agli uomini in divisa”.bazzano-29-set-09Qualsiasi divisa delle tante impegnate nel cratere. Berlusconi ha ringraziato tutti, si è detto felice di essere in un paese come l’Italia capace di tanto, quando occorre, ed ha lanciato un affettuoso ringraziamento – a tutti, cominciando da Bertolaso – agli operai con gli elmetti gialli. “Ho tante di quelle foto con voi – ha detto – che dovrò farne un album corposo…”.
Riferire le parole di tutti non serve: è più utile rimarcare la grande dignità della politica, oggi, alla consegna delle prime case, una volta tanto coesa, dignitosa, forte e senza insopportabili discrasie partitiche. Il governo ha fatto bene, e dovrà ancora fare bene, per rimettere in piedi L’Aquila e dare a tutti, proprio a tutti, una casa dignitosa: parola di Berlusconi. Quindi le chiavi di casa ad alcune famiglie, scelte a caso, rapide visitine degli appartamenti, commozione e qualche lacrima. Sì, perché L’Aquila, su questo non c’è dubbio, ha imparato a piangere, prima che a sperare.chiodi-1C’E’ CHI PROTESTA – Non sono tutte rose e fiori, neppure nella giornata dei tripudi berlusconiani. Il PD con Di Pangrazio e l’on. Giovanni Lolli, e l’Italia dei Valori con Carlo Costantini, PRC con l’on Maurizio Acerbo, hanno aderito e partecipato al corteo di protesta dei comitati cittadini, tra la Italtel e viale Corrado IV, con molte persone e slogan sarcastici o aggressivi nei confronti di tutto e tutti. In molti sostengono che le assegnazioni sono molto modeste, e che sono avvenute secondo criteri discutibili. Altri se la prendono con chi non prevede che titolari di case non E, quindi riparabili, abbiano degli appartamenti provvisori. Carlo Costantini ha ribadito che i soli a fare veri affari, in questa ricostruzione, sono stati appunto costruttori e imprese. Gli appartamenti secondo Costantini costano a conti fatti 2.700 euro al metro quadro mentre avrebbero dovuto costare al massimo 800 euro. Le fonti ufficiali parlano di poco meno di 2.500 euro al metro quadro, comprese però le rilevanti spese di urbanizzazione. Il corteo è stato preceduto da costose inserzioni a pagamento sui giornali, di intere pagine, e questo ha suscitato qualche perplessità. Tra i manifestanti un approssimativo clone di Berlusconi, Sabina Guzzanti, che da tempo segue ogni vicenda aquilana come coautrice di un documentario che viene girato tra i terremotati.
(Nelle foto Col: Berlusconi sul palco, due vedute di Bazzano Due e il presidente Chiodi)


29 Settembre 2009

Categoria : Cronaca
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