Il PdL bacchetta il Pd sull’ex Cofa
Pescara – “La reazione scomposta, sopra le righe ed evidentemente intrisa di rancore personale, da parte del PD dinanzi all’iniziativa del Sindaco Albore Mascia di informare il Prefetto di Pescara della situazione di stallo in cui versa la città a causa della politica dell’ostruzionismo portata avanti ormai da tre anni dal PD stesso, denota una sola cosa: la denuncia del Sindaco ha colpito dritto nel segno e ha bruciato a un PD colto per l’ennesima volta in fallo. Un PD che ormai, a due settimane di distanza, cerca oggi di scrollarsi di dosso la responsabilità di aver determinato il blocco di un’iniziativa strategica per il nostro territorio, un’iniziativa che avrebbe portato sviluppo, crescita, occupazione, cancellando dalla città quella vergogna che è l’ex Cofa, una distesa di capannoni dai quali solo grazie all’intervento del centro-destra è stato almeno rimosso l’amianto con cui centinaia di cittadini sono stati costretti a convivere per almeno vent’anni. Ma non basterà una letterina e una spolveratina sulle spalle per riacquistare la propria limpidezza al PD, un partito oggi opaco che non vuole bene alla città”. Lo ha detto il capogruppo del PdL Armando Foschi commentando l’intervento odierno del PD in replica al sindaco Albore Mascia che, partendo dalla vicenda dell’ex Cofa, ha denunciato al Prefetto l’immobilismo cui il centro-sinistra, con la propria politica ostruzionista, sta condannando la città.
“La città lo ha visto con i propri occhi e noi continueremo a ripeterlo senza sosta, – ha ribadito il capogruppo del Pdl Foschi -, il PD pretende di tenere in ostaggio non una maggioranza di governo, ma la città di Pescara. Se il PD ha bloccato la ratifica dell’accordo di programma sull’ex Cofa non è affatto per una presunta necessità di chiarezza o trasparenza, vista la disponibilità del centro-destra a esplicitare ulteriormente nella delibera i termini dell’accordo, termini peraltro perfettamente in linea con quanto previsto dal Piano regolatore generale redatto e approvato dallo stesso centro-sinistra. La verità è che il PD ha fermato quell’accordo solo perché nato dall’iniziativa di un Sindaco e di una maggioranza di centro-destra che in tre anni sono riusciti a concretizzare quanto il centro-sinistra non è riuscito neanche a immaginare in sei anni di amministrazione della città. Mentre il PD costruiva, con l’apporto di mecenati privati, ponti che piombavano come sassi sull’area dell’ex Cofa, senza approvare una variante al Piano regolatore, senza mai consultare la città su quei progetti, il centro-destra ha chiamato a raccolta tutti gli Enti pubblici del territorio per promuovere un accordo che escludesse l’apporto di privati e fosse solo pubblico. Ma il PD, alla ricerca di medagliette da appuntarsi sul petto, ha bloccato un’operazione storica non entrando nel merito della delibera, ma strumentalizzando l’uso delle pregiudiziali, in barba a qualunque forma di democrazia. I cittadini lo hanno visto, gli imprenditori del territorio hanno assistito a uno spettacolo vergognoso, e ora, giustamente, il Sindaco Albore Mascia ha inteso investire della problematica anche la più alta autorità di Governo sul territorio, il Prefetto di Pescara, e questo ha bruciato a un PD ormai logorato all’interno. E abbiamo avvertito tutto il logorio nelle parole ricche di rancore, fuori dalle righe, nella reazione complessivamente scomposta del PD che in passato ha fatto un personale ricorso al Prefetto decine di volte, e oggi ha già mandato siluri, lanciando messaggi istituzionalmente scortesi circa l’eventuale interessamento del Prefetto alla problematica. E’ evidente che “la lingua batte dove il dente duole”, e l’ex Cofa è una piaga aperta con cui il PD dovrà fare per sempre i conti”.
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