“Gare ricostruzione europee e trasparenti”
L’Aquila – Le nuove zone urbane dell’Aquila che stanno sorgendo attorno alla città , in una ventina di aree, ovvero il cosiddetto “progetto C.A.S.E.” , sono il risultato di una procedura ineccepibile dal punto di vista legale e formale. “Le gare per la ricostruzione in Abruzzo sono state europee e del tutto trasparenti”. Lo ha dichiarato Mauro Dolce, dirigente del dipartimento della Protezione civile che si occupa direttamente del progetto, intervenendo alla trasmissione di Radio1 ‘Radio Anch’io’ sulla consegna dei primi 500 appartamenti, oggi, previsti per gli oltre 30mila sfollati del terremoto nell’Aquilano. “I controlli anti-mafia, tutt’ora in corso, sono scrupolosi – ha aggiunto Dolce – e controlli sono eseguiti anche sui materiali”. In quanto ai terreni usati, Dolce ha detto che “abbiamo dovuto assicurare alloggi confortevoli in tempi brevi, percio’ abbiamo occupato i terreni disponibili, cercando pero’ di limitare l’occupazione: il progetto Case ci ha fatto occupare uno spazio quattro volte minore”. Riguardo alle proteste contro i trasferimenti, Dolce ha assicurato che “la sistemazione e’ temporanea, in attesa che prosegua il progetto Case. L’attesa sara’ di qualche settimana, uno o due mesi al massimo”. Ieri il Procuratore dell’Aquila, Rossini, non aveva escluso indagini su infiltrazioni mafiose ammettendo che l’argomento è all’attenzione delle autorità . Potrebbero esservi diversi casi quanto meno sospetti. Due imprese sono già state escluse nei mesi scorsi.
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