Mostra bozzetti Trofei Passione


Chieti – Scrive Luciano Pellegrini: “Il 14 Marzo a Chieti, è stata inaugurata la Mostra dei Bozzetti Artistici, che raffigurano i Trofei della Passione alla processione del Venerdì Santo. I bozzetti sono stati realizzati dall’artista Peppino di Iorio con la canna vegetale,(arundo donax). Si può notare la precisione, la pazienza, la tecnica, usata per realizzare nei minimi particolari il viso, le mani, i vestiti, il volto del cristo…, tutti con la canna.
La mostra resterà aperta sino al 2 Aprile nel Museo Costantino Barbella, in via C.De Lollis 10, (interno palazzo Martinetti Bianchi). I Trofei della Passione, che accompagnano la Processione del Venerdì Santo, furono realizzati nel 1855 da Raffaele Del Ponte, (Chieti, 7 maggio 1813 – 26 marzo 1872), pittore,scenografo e illustratore, ordinatigli dall’Arciconfraternita del Sacro Monte dei Morti.
Dei sette 7 “Trofei della Passione”, l’artista Peppino di Iorio, ne ha realizzati cinque:
L’Angelo Alato – La Croce – Il Volto Santo – Il Gallo – La Scala.
Le Lance ed Il Sasso sono in fase realizzazione.
Oltre ai sette trofei, ce ne sono altri due, forse i più importanti e venerati, Il Catafalco con il Cristo morto, realizzato in legno agli inizi del 1600 e la Statua della Vergine Addolorata che oggi si ammira in sostituzione di quella originaria.
Ha origine nel1833 e fu introdotta nella processione agli inizi del 1900.
La processione del Venerdì Santo (o del Cristo morto) di Chieti è forse la processione più antica d’Italia.
La sua origine, infatti, risalirebbe all’842 d.C., anno in cui si concluse ufficialmente la ricostruzione della prima Cattedrale (attualmente la vecchia Cattedrale costituisce la cripta della nuova), che era stata distrutta nell’801 da re Pipino. Con la ricostruzione della Cattedrale nacque la Processione del Venerdì Santo. La sua conformazione attuale risale però solo al XVI secolo, quando nacque la Confraternita che ancora oggi ne cura l’allestimento e la preparazione, ovvero L’Arciconfraternita del Sacro Monte dei Morti.
All’inizio del 1900, fu introdotto il coro che intona lo struggente Miserere composto verso il 1740 da Saverio Selecchy
Per onorare l’Arciconfraternita del Sacro Monte dei Morti, l’artista Peppino di Iorio,sta realizzando fra i bozzetti, anche il loro stendardo. L’aver sistemato la mostra al Museo d’arte “Costantino Barbella”, dedicato allo scultore teatino,oltre a far emergere questi bozzetti, si stimola il visitatore a far visita anche al museo .
Il museo ospita collezioni di opere d’arte che vanno dal XIV secolo ai giorni nostri, tra i quali numerose sculture di Costantino Barbella e le maioliche castellane. Le bellissime sale con soffitti a volta, sono affrescate da artisti di fama.


16 Marzo 2013

Categoria : Cultura
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