Mediamuseum, Serenella Bacchiocchi
Pescara – Al MEDIAMUSEUM dal 19 al 29 marzo 2013 – Tra miti e simboli: l’arte di Serenella Bacchiocchi. È arte colta, questa di Serenella Bacchiocchi, arte che è abitata dal mito, dal simbolo, dalla poesia classica, dalle meditazioni della filosofia orientale e che si avvale dei contributi di Esiodo, Omero, pseudo o vero, di tragedie greche e testi del poeta Tagore. Dagli olii pregnanti semanticamente di Pandora, Dioniso e lo scrigno della libertà, Omphalos si evincono continui richiami alle verità condivise degli antichi simboli che l’artista riesce a rendere in modo plastico attraverso l’inserzione dei riti moderni, delle consuetudini, delle abitudini che circondano e avvincono la modernità, che si comprende, sembra dire la nostra, solo alla luce di una rivisitazione del passato, alla luce di un importante principio affermato da Manuel Castells, secondo cui “in un mondo di specchi rotti, fatto di testi non-comunicabili, l’arte potrebbe essere, senza una precisa agenda, di per sé, un protocollo di comunicazione e uno strumento di ricostruzione sociale”.
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