Chieti, il filobus è ripartito
Chieti – C’era negli anni ’50 ed era una rarità , specie nelle piccole città italiane. C’è oggi che siamo nel 2009, con un’assenza di oltre 15 anni. E Chieti rimane sempre una delle poche città italiane con un mezzo pulito, silenzioso, il filobus che oggi si preferisce chiamare filovia. Così in Italia si attua la politica ambientale, così si salvaguarda l’ambiente e si risparmia carburante inquinante e costoso: un poco meno di 60 anni, solo Chieti torna a riavere il suo bel filobus verde che fa su e giù tra lo Scalo e il centro storico. Con l’impegno e il buon proposito di allungare la rete e creare altri collegamenti, specialmente con la sede universitaria. Molte chiacchiere, molti ambientalisti ciarlieri e salottieri, molti politicanti spuntati dall’ecologismo, ma pochi, pochissimi fatti concreti, senza dimenticare che a Chieti per riavere il filobus ci sono voluti poco meno di vent’anni, durante i quali non si sono mai sentiti ecologisti e ambientalisti battersi per sbloccare la situazione, se non in casi isolati e con voci soliste. Da oggi il filobus comunque c’è, chi è anziano ci risale contento, chi è molto giovane scopre un mezzo nuovo e diverso, che non annebbia di umo nero il cielo quando riparte in salita. Per ora i mezzi in servizio sono soltanto due e “staccano” alle 14. Viene promesso diventeranno di più e che nel 2010 ne saranno addirittura acquistati nuovi modelli. Quelli entrati in servizio, a dire il vero, gli annetti li dimostrano tutti. Ma sono tirati a lucido.
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