Interporto, basta chiacchiere e bugie
Avezzano – Dell’interporto della Marsica si parla (a vanvera) da molti anni e la sola verità , è che si tratta di una solenne incompiuta. Una delle tante che costellano l’Abruzzo, nella sventurata storia particolare di questo tipo di infrastrutture, tutte abbandonate o inefficienti in Abruzzo. Ora è tempo di dire basta a chiacchiere e bugie.
Il presidente di Rete Impese Donatelli e il direttore Cioni scrivono: “L’apertura dell’interporto non può più essere rinviata. Siamo convintamente d’accordo con la posizione assunta e ribadita recentissimamente da più parti ed in particolare nei giorni scorsi dal Consigliere Regionale Giuseppe Di Pangrazio. Il ruolo di un’infrastruttura strategica per l’economia regionale è ormai noto a tutti, il fatto che il suo avvio rappresenti un’opportunità di sviluppo economico ed occupazionale per l’intero comprensorio marsicano e volano per l’economia abruzzese, viene unanimemente riconosciuto.
E allora, viene spontaneo domandarsi e noi proprio per questo ci domandiamo, cosa o chi ostacola il varo di un nodo infrastrutturale di questa rilevanza?
Cosa o chi impedisce che il corridoio autostradale Adriatico-Tirreno possa finalmente divenire proprio ad Avezzano, nei pressi della diramazione dell’asse viario, lo snodo da cui far ripartire una delle rare opportunità di sviluppo economico che facendo leva sul settore agroalimentare, possa stimolare il rilancio di un tessuto ed un territorio che soffre una crisi impietosa che ne condiziona negativamente le evidenti potenzialità inespresse?
Ecco, di fronte a queste domande servono da parte delle Istituzioni, partendo da quelle regionali, risposte chiare e convincenti.
Questo richiediamo a nome delle migliaia di piccole imprese che il nostro Sistema ha il dovere di rappresentare ed il diritto di richiedere a chi rappresenta le Istituzioni, nel comune interesse del presente e del futuro dell’economia territoriale marsicano, provinciale e dell’Abruzzo intero. CONFCOMMERCIO, CNA, CONFESERCENTI e CONFARTIGIANATO, attendono percio’ segnali e risposte chiare e soprattutto, rapide. Non è più tempo di chiacchiere fumose, servono fatti concreti”.
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