Dov’erano quei “difensori” di Berlusconi?


L’Aquila – Scrive Giulio Petrilli: ” Leggo delle manifestazioni fuori il tribunale di Milano a sostegno di Silvio Berlusconi per l`accanimento giudiziario che sta subendo. Quasi tutti i parlamenatari Pdl hanno partecipato.
Degli elementi giusti per manifestare c`erano, ma se manifestano solo per il loro leader e non per un garantismo per tutti, credo che non solo sia sbagliato, ma diventa l`altra faccia della medaglia delle azioni giudiziarie che ritengono sbagliate.
Alcuni di questi parlamentari non hanno mai preso posizione su battaglie realmente garantiste, come la depenalizzazione dell`uso delle cosi` dette droghe leggere, per l`abolizione del reato di ingresso clandestino, per non condannare al carcere chi ha fatto disobbedienza civile, manifestando con blocchi stradali contro le grandi opere che distruggono l`ambiente.
Sono sempre stati disattenti anche sul tema carceri, anzi durante il loro governo, c`e` stato un aggravamento della situazione e non hanno voluto trovare nessuna soluzione se non quella di costruire nuove carceri.
Anche sul tema dell`applicabilita` dell`ingiusta detenzione a tutti e non discrezionalmente relegata alle scelte dei giudici, non hanno mai speso una parola
A questo punto mi chiedo, ma questa e` veramente una societa` malata perche` si fanno battaglie solo di parte.
Il garantismo e` una grande cosa e non va offeso, e` insito nella sua cultura che deve riguardare tutti
Io tempo fa durante la campagna elettorale pur essendo di centro sinistra non ho avuto timore di dire che alcune cose che diceva Berlusconi sulla giustizia non erano lontane dalla reala`
Ma oggi che tristezza vedere questi parlamentari, che non hanno mai manifestato in vita loro su tematiche garantiste, manifestare in massa solo per il loro leader.
Notizie buone non arrivano neanche dai grillini che su questo tema piu` di invocare il carcere non vanno.
Il Pd e` impantanato da sempre a difendere, in qualsiasi caso la magistratura , anche per propri interessi.
La cultura garantista e libertaria in Italia sta morendo, ma bisogna rilanciarla senza ghettizzarsi e isolarsi, ma legandola a contenuti di difesa anche dei diritti sociali “.


11 Marzo 2013

Categoria : Dai Lettori
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