Rapagnà su Ater e IMU

L’Aquila – Scrive Pio Rapagnà del Mia Casa: “Il 18 febbraio scorso, mentre il Presidente della Giunta Regionale Gianni Chiodi partecipava alla campagna elettorale dei candidati del Popolo delle Libertà e, come Berlusconi, “propagandava” agli elettori la “promessa” di cancellazione dell’I.M.U. e della restituzione delle somme già versate per l’anno 2012, la sua stessa Giunta Regionale, presieduta dal Vice Presidente Castiglione, alla presenza degli Assessori Carpineta, De Fanis, Di Dalmazio, Di Paolo, Febbo e Giuliante ed assenti gli Assessori Gatti, Masci e Morra, approvava un Disegno di Legge Regionale recante con il quale si stabilisce che: “Le ATER che non riescono ad assicurare il pareggio di bilancio a seguito dell’istituzione dell’imposta municipale propria (IMU), ed al solo fine di perseguire l’equilibrio dei costi e dei ricavi e garantire la continuità della gestione, si adeguano i canoni di locazione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica, così come determinati ai sensi dell’art. 25 L.R. n. 96/96 e s.m.i., nella misura dei maggiori costi di bilancio derivanti dall’imposta medesima e comunque entro un increnento massimo del 30%”.
Il Progetto di Legge n. 500/13 è stato trasmesso e assegnato alla 2^ Commissione permanente il 22 febbraio e il Presidente Luca Ricciuti, subito dopo il risultato elettorale, lo ha inserito all’ordine del giorno della seduta di giovedì prossimo 14 marzo.
Il responsabile del Mia Casa d’Abruzzo Pio Rapagnà ha immediatamente chiesto di essere convocato in audizione, per dire ai Consiglieri componenti ed al Consiglio regionale che, sulla base di tutte le Leggi vigenti in materia di canoni di locazione nella Edilizia Residenziale Pubblica, ciò che la Giunta Regionale ha fatto, nel merito e nelle modalità, non può essere fatto, poichè non è consentito dalle leggi vigenti”.

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