Tanta cassa integrazione, che succede?


Non è facile neppure per uno di quegli ineffabili tuttologi, magari economisti, spiegare qualcosa di anomalo che si verifica a L’Aquiila, come rivelano i sindacati. In città in gennaio la cassa integrazione è balzata alle stelle (più di 2 milioni di ore, un’enormità) raddoppiando rispetto al dicembre 2012. E’ incredibile che ciò accada in una zona piena di cantieri, dove altri ne apriranno (così viene promesso da tutti), da ricostruire, dove quindi dovrebbero lavorare non solo le imprese, i tecnici, i burocrati, ma anche un potente indotto, anche il commercio. E’ incredibile, ma ai numeri bisogna credere, altrimenti quali altre certezze ci restano?
Se la situazione è quella descritta, bisogna dedurre che tutti o quasi hanno sbagliato tutto, a tutti i livelli. Oppure che lavorano persone e ditte di fuori, che comperano tutto fuori, danno lavoro a chi vogliono, impastano le situazioni come meglio conviene loro, e non come conviene alla collettività. Prima che tutto crolli, politici, esperti, cervelloni locali e forestieri, ci diano una spiegazione.



09 Marzo 2013

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.