Scuole, alla ricerca della sicurezza perduta
Valle Subequana – Riceviamo: “Siamo un gruppo di genitori della Valle Subequana che, preoccupati per l’incolumità dei propri figli, ha costituito un comitato che con insistenza, ma inutilmente, ha cercato di ottenere le certificazioni attestanti la sicurezza degli edifici scolastici del plesso di propria appartenenza.
Il problema è comune a molti, ne siamo consapevoli; ciò che però ci demoralizza maggiormente, e per questo cerchiamo conforto, è l’indifferenza contro la quale dobbiamo lottare mentre chiediamo, o meglio, esigiamo, la sicurezza per i nostri figli – la sicurezza degli edifici dove trascorreranno tante ore della loro giovane esistenza – la sicurezza che non abbiamo saputo pretendere prima del 6 aprile, e che ora è nostro dovere ricercare dopo che già una volta il terremoto (il “mostro ruggente dai piedi pesanti”) ci ha risparmiati solo perché è arrivato di notte e mentre la scuola crollava i nostri figli erano altrove. La nostra avventura non è breve ma faremo del nostro meglio per riassumerla:
sin dai primi giorni del mese di luglio abbiamo contattato la Dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo di San Demetrio ne’ Vestini al quale appartiene il nostro plesso, che racchiude 4 comuni (Fontecchio, Fagnano Alto, Tione degli Abruzzi e Acciano) e circa 50 alunni, tra scuola dell’infanzia ,primaria e primavera.
Avevamo notizie tutt’altro che rassicuranti sulle possibili risorse del plesso stesso.
Il Sindaco di Fontecchio, paese che ospita gli edifici scolastici, aveva rifiutato finanziamenti “importanti” per la ricostruzione di edifici scolastici antisismici. Aveva poi rinunciato all’assegnazione dei MUSP , non aveva concluso i lavori su strutture preesistenti e molto probabilmente, come poi ha confermato, intendeva iniziare l’anno scolastico sotto le tende.
Avevamo indetto un’assemblea per il 29 agosto e, presenti i genitori, davanti ai sindaci di tutti i comuni interessati, avevamo raggiunto un accordo, registrato e firmato da molti dei presenti, con il quale il sindaco responsabile del plesso si impegnava a trasferire la scuola in una struttura adatta , collaudata e disponibile – posta in un comune vicino – in attesa di completare la raccolta dei fondi da utilizzare per la costruzione di una nuova scuola antisismica.
L’accordo era poi stato impugnato dal sindaco di Fontecchio, che aveva avuto un ripensamento e che si era quindi impegnato a completare i lavori presso edifici già esistenti in tempo utile per l’inizio dell’anno scolastico.
Noi genitori, memori delle vane promesse fatte dallo stesso sindaco negli anni precedenti proprio in merito alla sicurezza degli edifici scolastici, avevamo sollecitato non solo il completamento dei lavori, ma anche la produzione di certificazioni di idoneità antisismica.
Con la Dirigente scolastica, i Responsabili della sicurezza, il Vice Prefetto, i Sindaci, i Tecnici, i rappresentanti di classe, di istituto e i genitori, era stata programmata per il lunedì 14/09 una riunione per la consegna delle suddette certificazioni.
Il Sindaco non si era presentato, né aveva prodotto le certificazioni.
Considerando i tempi sempre più stretti, noi genitori abbiamo informato la Dirigente scolastica, i Sindaci ed il Vice Prefetto dell’intenzione di trasferire, in caso di mancanza di garanzie scritte, i nostri figli nel plesso di San Demetrio ne’ Vestini, dove si stava per inaugurare una cittadella scolastica realizzata con materiali e tecniche innovative, completamente antisismica e di grandi dimensioni, finalizzata all’accoglienza di tutti i 300 alunni della vallata.
Scaduti i termini il Sindaco ha di nuovo rimandato la consegna delle certificazioni e, con essa, ha rinviato l’apertura dell’anno scolastico al 28/09.
La Dirigente scolastica ha promesso di allertare la Protezione Civile e ci ha comunicato di dover aspettare il termine ultimo previsto per l’apertura delle scuole, ovvero il 05/10, e solo dopo poter intervenire.
Il 25/09 finalmente il Sindaco di Fontecchio ci ha confermato che tutto è pronto, che la scuola può riaprire e che le certificazioni sono complete.
Che meraviglia!! Che sorpresa!! Che amarezza.
Mancano le attestazioni più significative – collaudo statico, relazione geologica, piano di evacuazione, etc..
Inutile cercare i Responsabili della sicurezza.
Impossibile contattare la Dirigente scolastica.
Tutto è affidato ad uno scarno comunicato con il quale si conferma l’apertura dell’anno scolastico per il 28/09.
E pensare che avrebbero dovuto programmare un percorso formativo sui rischi sismici e di scurezza, che si era valutata la necessità, l’opportunità e l’urgenza di dedicare un adeguato spazio alla formazione e all’informazione per alunni, genitori e personale didattico, per rassicurare tutti in occasione del rientro a scuola, visto il delicato momento.
Si è riusciti ad inaugurare una scuola di eccellenza da un lato e nel contempo a negare anche le più semplici norme di sicurezza dall’altro: una porta antipanico e un piano di evacuazione.
Si è dovuto dire ai nostri ragazzi che, mentre i loro amici hanno un banco antisismico che li protegge da un soffitto anch’esso antisismico, loro dovranno sobbalzare ad ogni tremolio e noi con loro. Gli 8 km che distanziano le due scuole sembrano moltiplicarsi all’infinito, il diritto alla sicurezza sembra una richiesta opinabile .
È evidente che questa storia non può finire in questo modo.
È oltretutto evidente che non abbiamo alcuna intenzione di rinunciare ai nostri diritti consapevoli , dopo gli errori del passato, che nulla possa essere lasciato al caso”. Comitato genitori degli alunni del plesso di Fontecchio – istituto comprensivo di San Demetrio
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