Geni civili: più compiti, meno personale


L’Aquila – Il Consigliere regionale Giuseppe Di Pangrazio critica duramente la mancata riorganizzazione degli uffici del Genio Civile gravati dagli ulteriori compiti attribuiti con legge regionale n.28 del 2011 rispetto a quelli originari delegati dalla Regione alla Provincia con la Legge Regionale n.72/1998. Per questo motivo il consigliere ha ritenuto opportuno inviare una lettera all’Assessore Di Paolo: “Le chiedo di fissare al più presto un incontro per discutere della attuale situazione degli uffici dei Geni Civili presenti della provincia di L’Aquila Pescara, Teramo e Chieti. Agli Uffici in questione oltre ad una attività di controllo formale sull’attuazione della normativa in materia sismica, istruttoria delle pratiche, controllo accurato con sopralluogo nelle grandi strutture, derivazioni di acque superficiali e sotterranee, opere idrauliche, elettrodotti, dighe, è stato attribuito con legge regionale n. 28 del 2011 il compito di rilasciare autorizzazioni per la sicurezza sismica degli edifici. Detta attività comporterebbe un lavoro diverso rispetto all’attuale che necessiterebbe della presenza di un maggior numero di personale specializzato in materia.
Con legge n 2 del 2013 (finanziaria 2013), all’articolo 49 il termine di inizio della citata attività è stato prorogato al 30 giugno 2013 pertanto Le chiedo di organizzare prima possibile una riunione finalizzata alla valutazione dei programmi da attuare per riorganizzare gli uffici del Genio Civile in modo tale da consentire che l’attività attribuita agli stessi dalla legge sia svolta in maniera corretta da ulteriore personale qualificato che dia ai cittadini garanzia e certezze di tempo sulle autorizzazioni.
Di Pangrazio ribadisce la necessità dell’incontro per verificare la possibilità che la Regione abbia di destinare gli Uffici del Genio Civile, gravati da carichi di lavoro enormi rispetto a quelli attribuiti nel 1998, altro personale regionale proveniente anche dagli enti soppressi. Il consigliere fa riferimento soprattutto agli uffici della città di L’Aquila dove ci sono migliaia di pratiche ferme per insufficienza di personale.


08 Marzo 2013

Categoria : Cronaca
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