Droga e studenti, prime condanne
L’Aquila – SPACCIO A SCUOLA, GIRO DI SOLDI – Sedici, diciassette anni, l’eta’ dei clienti. Venti, venticinque quella degli spacciatori. Studenti gli uni e gli altri. E a dirigere il traffico la regia di albanesi e tre giovani studenti aquilani, finiti in manette nell’ambito dell’operazione di polizia “Spread” nell’estate scorsa. La vicenda oggi ha avuto un primo epilogo nelle aule di giustizia. Un’ inchiesta che aveva portato alla luce un fiorente spaccio di droghe tra cui anche cocaina regolarmente consumata anche nei bagni di istituti superiori durante la ricreazione.
Stamane il Gup del Tribunale ha condannato cinque giovani (tra cui un albanese) a pene che vanno da un anno a quattro anni di reclusione per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti ed ha rinviato a giudizio altri dieci giovani, tutti di eta’ compresa tra i 18 ed i 20 anni. Il processo per questi ultimi e’ stato fissato il 16 ottobre.
Nelle 40 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare con cui il Gip Giuseppe Romano Gargarella aveva deciso di spedire in carcere i tre giovani studenti, si evincono colloqui inequivocabili dei ragazzi con altri coetanei o soggetti piu’ grandi di loro per l’acquisto, la vendita, la cessione ma anche il taglio della droga. Uno dei due minorenni, e’ accusato di aver spacciato a scuola circa un chilogrammo di marijuana per un corrispettivo di 3.500 euro.
Numerosi i casi di spaccio che sono entrati nell’inchiesta che ha rivelato come il consumo avvenisse dentro i plessi scolastici nella pausa della ricreazione, oppure fuori le scuole prima o dopo le ore di lezione. “Oh…ma se ci fermano con tutta sta’ roba ci arrestano…e’ pure divisa in due”, esclamava in auto uno degli arrestati rivolgendosi a un amico. “Anche all’interno della scuola – scrive il Gip – vi e’ un’attivita’ di spaccio”. Secondo le investigazioni un ruolo di primo piano lo avrebbero avuto tre giovani aquilani che a loro volta avrebbero acquistato grosse partite di droga a due albanesi. Uno degli arrestati invece aveva messo a disposizione la propria abitazione dove contrattare l’acquisto e vendita di droga.
Non c'è ancora nessun commento.