Porto, i burocrati non sono certo celeri…
Pescara – La sconcertante vicenda del porto canale e del suo dragaggio (che ormai dovrebbe arrivare, dopo decine di annunci fasulli e impegni traditi) diventa spiegabile, leggendo un minuscolo annuncio (a pagamento, cioè a carico dei cittadini) pubblicato oggi su un quotidiano. Nei giorni scorsi non c’era. Come potete vedere dalla foto, porta l’intestazione del Ministero delle infrastrutture e del pProvveditorato regionale alle opere pubbliche. La firma è del capo di questo ufficio in Abruzzo, l’ing. Donato Carlea.
A parte l’inutilità di un annuncio piccolissimo e quasi illeggibile, uscito su un giornale e non sui giornali (chi sa chi decide questo tipo di pubblicazioni, che per legge dovrebbero comparire su tutti i giornali compresi quelli on line, regolarmente ignorati), è esilarante leggervi (ma si capisce solo a fine lettura… mentre dovrebbe essere chiaro fin dal titolo) che il 28 novembre 2012 è stata esperita una gara a procedura aperta per il dragaggio del porto di Pescara. Un lavoretto mica da niente, visto che costa ai cittadini oltre 13 milioni.
L’offerta risulta migliore – spiega sempre Carlea nell’annuncio di oggi 7 marzo 2013 – è stata quella presentata dall’impresa S.I.DRA spa di Roma con il ribasso del 22,4%”. Segue la data, che è quella del 21 febbraio 2013. Cioè 15 giorni fa. I tempi dei burocrati non sono, come vedete, certamente celeri, nè spediti nè lampanti di chiarezza e capacità informativa. In questa piccola, ma significativa storia, stanno forse alcune delle spiegazioni per l’interminabile e offensiva (per tutti gli abruzzesi) storia del dragaggio. Che, sia detto subito, ancora non comincia: solo ieri un sottosegretario di Stato è tornato a ri-giurare che tutto sarà fatto per i primi di aprile.
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