Genio civile “morto”, tutto si ferma


L’Aquila – (ore 00,12) – Gli ingegneri e gli altri tecnici aquilani passano alle carte inviando al Ministro Barca, al presidente Chiodi, al presidente della Provincia Del Corvo, ai sindaci del cratere e a tutte le altre autorità una lettera: “La situazione degli Uffici del Genio Civile è alla totale paralisi per la mancanza di personale, e per elevato numero di pratiche che giacciono presso gli uffici della Provincia dell’Aquila.
L’Ordine degli Ingegneri ha evidenziato le criticità degli uffici del Genio Civile negli anni a seguire dal 6.04.2009.
Il Presidente della Provincia dell’Aquila, Dott. Antonio Del Corvo, ha evidenziato che la situazione si sarebbe normalizzata entro 60 giorni, anche l’Ordine degli Architetti della Provincia dell’Aquila ha evidenziato nuovamente le stesse criticità avanzate dall’Ordine degli Ingegneri. La situazione non si è modificata.
La vigente normativa, Legge 138/96 art.4, disciplina che gli Uffici del Genio Civile rilascino l’attestazione dell’avvenuto deposito entro 15 giorni dal ricevimento.
Per effetto del sisma 2009, l’ufficio di L’Aquila è alla totale paralisi. Attualmente si stanno visionando le pratiche presentate in agosto 2012.
La situazione è ormai arrivata al limite per l’Ufficio del Genio Civile di L’Aquila, con oltre 1000 pratiche che attendono il rilascio dell’attestazione dell’avvenuto deposito.
L’Ufficio del Genio Civile se riscontra che i lavori sono iniziati senza l’attestazione di deposito, procede alla segnalazione del fatto alla Magistratura per violazione degli art. 65, 66, 93, 94 D.P.R. 380/2001.
La Procura della Repubblica dell’Aquila, nel Procedimento Penale n. 3777/2010, ha ritenuto che il fatto non è previsto dalla legge come reato, nel caso di pratiche presentate per il deposito a seguito dei danni del sisma 2009.
Si riporta un estratto della richiesta dell’ordinanza di archiviazione del 19.01.2011:
“Infatti la normativa emergenziale, in particolare l’Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri n. 3790 del 09.07.2009, di tipo speciale, emanata a seguito del sisma del 06.04.2009 e tesa a favorire, per gli
immobili danneggiati classificati “E”, l’avvio delle operazione di riparazione e ricostruzione, prevede all’art. 2 comma 8 che “prima dell’inizio dei lavori il beneficiario ne dà comunicazione al Comune ed al Genio Civile della Provincia…Inoltre presso il Genio Civile deve essere depositato anche il progetto di miglioramento sismico, qualora previsti nell’intervento”. La medesima disposizione veniva ribadita nella circolare del vice Commissario delegato all’emergenza terremoto prot. n. 0044170 del 10.09.2009. In tali norme non si fa richiamo alla normativa ordinaria ed in particolare alle previsioni della legge Regionale n. 138/1996 e al D.P.R. 380/2001.
Da tali norme di tipo speciale ed emergenziale deriva, con riferimento agli immobili danneggiati dal sisma del 06.04.2009 e classificati “E”, l’inapplicabilità della norma di ordine generale citata nella segnalazione di reato circa la necessità del previo rilascio dell’attestazione di avvenuto deposito degli elaborati progettuali da parte del competente servizio del Genio Civile, essendo sufficiente, nel caso di specie, in deroga alla regola generale, la mera comunicazione al Comune ed al Genio Civile della Provincia prima dell’inizio dei lavori.
In ogni caso il fatto non costituisce reato per mancanza di rimproverabilità in capo ai soggetti agenti. Atteso il contenuto della normativa emergenziale e attesa l’assenza di indicazioni di segno contrario da parte degli uffici pubblici competenti, la condotta degli indagati appare giustificabile.
Il GIP dell’Aquila, con decreto del 03-02-2011, ha disposto l’archiviazione del procedimento accogliendo la tesi del P.M..
Per i motivi di cui sopra, vista la inerzia della Regione in merito ad una disciplina speciale per il sisma 2009, si invitano le S.V. a voler rimuovere la stasi totale degli Uffici del Genio Civile, mediante provvedimenti legislativi e/o normativi, al fine di eliminare il blocco della ricostruzione e dare le certezze normative al cittadino ed al professionista incaricato di redigere il progetto e dirigere i lavori. Paradossalmente è stata la Magistratura nel provvedimento sopra richiamato a chiarire quanto sopra, pur ancora in un rituale comportamento degli Uffici.
Si fa rilevare inoltre che i progetti relativi al sisma 2009, sono valutati tecnicamente da RELUIS ed anche in questo caso, dal 2009, non si è riusciti a fare un tavolo unico Provincia-Reluis al fine di accelerare il processo di ricostruzione. La possibilità di collaborazione era già prevista in OPCM sin dal 2009.
Analoga attenzione deve essere posta sulla netta riduzione delle attuali tempistiche per il rilascio degli atti successivi (relazione a strutture ultimate, collaudo…)”.


07 Marzo 2013

Categoria : Cronaca
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.