Ex Cofa, la CdC si chiama fuori e rinuncia
Pescara – CONCOOPERATIVE CHIEDE DIALOGO COSTRUTTIVO – (Foto: in evidenza la CdC e sotto Daniele Becci) – (di S.L.) – La politica ha prodotto un ennesimo danno grave alla città di Pescara. La ex Cofa rimarrà com’è, cioè un rottame d’oro ma inutile alla collettività . Il presidente della Camera di Commercio Daniele Becci è molto chiaro: “Ai sensi dell’articolo 9 del Protocollo d’Intesa, firmato da Regione Abruzzo, Provincia, Comune e Camera di Commercio, la Camera (nella foto la sede) si svincola dagli impegni sottoscritti nell’Accordo. Cosi’ e’ stato deciso all’unanimita’ dalla Giunta Camerale”. Con queste poche righe la Camera di Commercio di Pescara annuncia di rinunciare al progetto per il rilancio dell’area ex Cofa, dopo la mancata ratifica dell’accordo in Consiglio comunale a causa dell’ostruzionismo dell’opposizione di centrosinistra. L’intesa da cui si svincola la Camera di Commercio e’ quella del 31 agosto scorso, attraverso la quale l’area dell’ex Cofa e’ stata ceduta alla Camera di Commercio dalla Regione per un importo di 11 milioni 830mila euro. Partecipo’ all’intesa anche il Comune (non la Provincia). Facendo seguito a quell’atto nel mese di febbraio e’ stato firmato un accordo di programma tra Regione, Provincia, Comune di Pescara e Camera di Commercio, per la riqualificazione delle aree Ex Cofa.
Intanto prosegue la serie, o meglio la valanga, di prese di posizione su quanto è avvenuto domenica in consiglio comunale, quando non si è riusciti ad arrivare ad una decisione sull’accordo di programma, mandando in malore qualsiasi ipotesi di utilizzazione dell’area di 12.000 metri quadrati dell’ex mercato ortofrutticolo. Pescara si avvia verso un’assurdità storica, uguale a quella del mancato uso utile delle aree di risulta della stazione. Un problema che non esiste da anni, ma da decenni.
CONFCOOPERATIVE – “La classe politica abbia la capacità di fare sintesi e di promuovere un dialogo costruttivo e propositivo sulla riqualificazione dell’ex Cofa, un’area strategica che potrebbe rappresentare una leva per il rilancio e lo sviluppo non solo di Pescara, ma dell’intera regione. Al centro del confronto e delle decisioni dovrebbe esserci proprio l’idea dello sviluppo, delle opportunità e della rapidità , mentre ogni argomento importante sembra divenire sempre più oggetto di scontro e di rinvio”. Lo afferma il presidente di Confcooperative Pescara e vicepresidente della Confederazione regionale delle cooperative, Giuseppe D’Alessandro, commentando la vicenda relativa alla riqualificazione delle aree ex Cofa di Pescara e la rinuncia al progetto da parte della Camera di Commercio.
“Senza voler entrare nel merito dello scontro politico – afferma D’Alessandro – l’auspicio è che si possa assistere ad uno scatto di reni da parte di tutti i soggetti coinvolti, così da dimostrare alla città che è possibile dare risposte concrete. Troppo a lungo in quell’area a fare da padroni sono stati il degrado e il disagio. Per una città che ambisce a divenire capitale dell’Adriatico, il punto di partenza è proprio l’ex Cofa, area strategica, simbolo stesso della città , visibile a chiunque arrivi a Pescara”.
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