Palazzo Sirena, non dissipare la storia


Francavilla – (di Pierfrancesco Fimiani) – Palazzo Sirena rappresenta, per Francavilla al Mare, un pezzo della sua storia. Ogni decisione che riguarda questo storico edificio dovrebbe essere valutata con attenzione e condivisa con tutti i cittadini. Invece, nel maggio del 2012, il Sindaco, Antonio Luciani, avendo probabilmente già chiaro l’obiettivo da perseguire, ha affidato a un professionista locale l’incarico di progettare la ristrutturazione del palazzo. L’architetto incaricato è lo stesso che, nel 2008, nella veste di Dirigente del Settore Urbanistico del Comune, rilasciò la concessione edilizia per la costruzione del “Resort” sull’ultimo tratto di arenile francavillese libero da costruzioni, dimostrando poco interesse nei riguardi dello sviluppo sostenibile della città. Il tecnico si è dato da fare elaborando uno studio di fattibilità nel quale ha affermato che lo storico palazzo non è più utilizzabile, vista l’impossibilità di ripristinarne la funzionalità con i necessari adeguamenti a causa di costi troppo elevati.
Fatta questa premessa, l’architetto suggerisce la demolizione dell’edificio
principale, lasciando intatta la Sala Congressi, costruita negli anni ‘90 come
appendice del palazzo originario. Con inaudita ed inspiegabile leggerezza viene
prospettata la dissipazione di una fetta di patrimonio edilizio che appartiene
a tutti i cittadini francavillesi. Il Sindaco Luciani nel successivo
pronunciamento dello scorso settembre, sposando senza remore questo indirizzo,
ha introdotto un equivoco sostanziale. In una lettera indirizzata al Dirigente
del Settore Urbanistica, parla di “(…)ristrutturazione della Sirena, con
diminuzione delle superfici e dei volumi esistenti, contenuti nella parte più
vetusta…” Di fatto, il Sindaco, intuendo che l’idea dell’abbattimento del
palazzo storico possa risultare indigesta ai cittadini, ha formalizzato l’
equivoco di considerare con il termine “Palazzo Sirena” l’edificio adiacente
che contiene la Sala Congressi. Nello stesso documento il Sindaco ha dettato le
consegne: ritiene soggettivamente la Sirena “(…)elemento di disconnessione
tra piazza e pontile… ”, stabilisce arbitrariamente giudizi estetici ed
approva senza obiezioni il progetto di “ristrutturazione” elaborato dal
tecnico, precisando senza equivoci l’obiettivo di valorizzare la Sala Congressi
eliminando la Sirena storica. In conclusione, il Sindaco invitando il
professionista ad affrettare le operazioni, vista l’intenzione di completare i
lavori di demolizione prima della prossima estate, ha posto in essere una serie
di atti monocratici, senza alcun confronto pubblico con i componenti dell’
Amministrazione, le Associazioni e i Cittadini. Il
Sindaco, purtroppo, ha ignorato ogni confronto perdendo la grande occasione di
ripensare la città attraverso uno dei suoi palazzi più rappresentativi. La
novità dell’ultima ora è l’annuncio del Sindaco di aver ricevuto in “regalo” da
due “giovani architetti” un progetto per la nuova Sirena. Salta subito all’
occhio che uno dei due progettisti sia nipote del neo assessore all’urbanistica
e che il padre sia lo stesso progettista del “Resort” di cui sopra, il discusso
condominio costruito sulla spiaggia. È lecito, a questo punto, parafrasando lo
slogan elettorale del Sindaco Luciani, porsi la domanda: “Francavilla cambia
davvero?”. Il comitato “Risorgi Sirena” che si oppone fermamente alla
demolizione, ha studiato con attenzione il progetto individuando numerosi e
discutibili punti che lasciano trasparire una volontà demolitoria “a
prescindere”. Il Palazzo Sirena non è fatiscente come è descritto e per
rimetterlo in pieno esercizio non occorrono milioni di euro, ma risulterebbe
sufficiente l’importo già disponibile di alcuni finanziamenti vincolati al
palazzo storico. Prossimamente il Comitato illustrerà
pubblicamente i contenuti dello studio che ha condotto e proporrà una stima
complessiva dei costi affinchè il palazzo torni ad essere una risorsa
per gli abitanti di Francavilla.


04 Marzo 2013

Categoria : Cultura
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