Ricostruzione, come si fa senza fondi?
L’Aquila – Scrivono i consiglieri Stefano Palumbo (PD) ed Enrico Perilli (RC): “La ricostruzione dei centri storici, al centro del dibattito nelle ultime settimane, merita, per la sua importanza, una seria discussione. Le recenti dichiarazioni del Sindaco sull’argomento, lasciano spazio tuttavia a diversi interrogativi.
Come evidenziato dal primo cittadino, il principale problema è rappresentato dalla mancanza sulla certezza dei fondi per la ricostruzione già a partire dal prossimo anno; come si può parlare allora di priorità senza disporre dell’elemento fondamentale su cui basare una seria pianificazione degli interventi?
Come si fa a stabilire quale siano le zone della città o le frazioni oggetto del finanziamento dei fondi ad oggi disponibili, senza dare certezze o prospettive a chi da queste scelte oggi dovrebbe rimane fuori?
Un compito tanto ingrato quanto difficile, al quale non vogliamo di certo sottrarci, ma che a nostro avviso andrebbe affrontato sulla base di dati quanto più oggettivi e condivisi possibili.
Tanto per fare un esempio, e senza voler ingaggiare una guerra tra poveri, se, come indicato dal sindaco, la scelta sulla ricostruzione delle frazioni debba partire da quelle maggiormente colpite, basterebbe leggere il rapporto del Consiglio Nazionale degli Ingegneri stilato dopo il sisma per individuare in modo oggettivo, sulla base dei danni rilevati, quale siano le frazioni da cui iniziare. Sempre che questo sia l’unico parametro da voler prendere in considerazione; probabilmente sarebbe opportuno tener conto anche di aspetti di carattere sociale ed economico o della possibilità di inserire il recupero di alcuni borghi in un piano di valorizzazione e sviluppo, sulla scorta dei fortunati esempi dell’Umbria.
perilliSembra pertanto piuttosto azzardato e singolare l’invito lanciato dal sindaco alla città a condividere scelte all’apparenza arbitrarie.
Invitiamo quindi il sindaco e la Giunta ad aprire una costruttiva discussione con la città , su un argomento talmente delicato da decidere irreversibilmente le sorti della nostra città e di tutto il comprensorio”.
Non c'è ancora nessun commento.