Anche il SED SPA è contro i lavoratori? – “Noi emettiamo solo i titoli di pagamento”
L’Aquila – (di ppv) – PARAVANO ESPONE IL SUO PUNTO DI VISTA – Quello che sta avvenendo in questo post terremoto all’Aquila incomincia ad assumere i contorni della barzelletta e se la barzelletta non incominciasse a rendere impossibile la vita delle persone già provate ed in difficoltà lavorativa sul territorio, non varrebbe neanche la pena di raccontare quello che stiamo per raccontare. In questi giorni il SED SPA dell’Aquila, municipalizzata del Comune dell’Aquila, ha fatto recapitare un bigliettino di carta sotto le porte delle abitazioni dei progetti C.A.S.E., avvisando in merito al giorno in cui sarebbero passati per fare le letture dei contatori delle varie utenze. Fin qui tutto normale, anzi, un plauso alla gentilezza di avvisare le persone. La barzelletta nasce quando un cittadino legge nel dettaglio l’avviso, che vi facciamo vedere in foto. Il SED Spa, chiede di farsi trovare in casa in un dato giorno per tutta la mattina dalle ore 9.00 alle ore 14.00, incurante degli orari lavorativi ed incurante del fatto che in molti dovranno prendersi un giorno di ferie per permettere la lettura dei contatori. Tutto ciò ai tempi di internet, tutto ciò ai tempi delle email, tutto ciò ai tempi delle autocertificazioni, tutto ciò ai tempi di grave crisi economica del paese, tutto ciò ai tempi in cui si fanno congressi su congressi in cui si comunica che il PIL italiano è sotto zero e che bisogna uscirne fuori. Gli inquilini terremotati dei progetti C.A.S.E., additati come privilegiati, ora dovranno subire oltre il danno di pagare delle bollette per migliaia di euro su consumi presunti anche la beffa di dover perdere un giorno lavorativo e un giorno di ferie. E’ del tutto evidente che il SED Spa non ha la sensibilità di capire questo piccolo particolare che non sarebbe sfuggito ad amministratori dotati di buon senso. Tutti i nostri lettori ricorderanno la storia delle bollette dei Progetti C.A.S.E. inviate dal Comune dell’Aquila agli inquilini, tramite la sua azienda municipalizzata SED SPA. Quelle bollette hanno suscitato una rivolta popolare con la nascita di associazioni, assemblee di quartiere e invio di raccomandate per autotutela per impedire che il Comune chiedesse migliaia di Euro agli inquilini senza aver effettuato le letture dei contatori e senza aver definito i parametri minimi di differenziazione tra inquilini previsti da qualsiasi regolamento condominiale in Italia. Per fare un esempio esplicativo, secondo il ragionamento del Comune dell’Aquila e del SED Spa, negli acconti calcolati, gli inquilini del piano terra andavano a pagare i servizi di pulizia scale o il consumo di energia elettrica condominiale al pari di chi abitava al secondo piano, con una evidente disparità di trattamento che se avesse comportato una spesa familiare di poche centinaia di euro poteva anche rientrare nella normalità ma comportando esborsi per migliaia di euro anche per pensionati con pensione minima di 400 euro al mese rientra in una delle tante casistiche post terremoto in cui il primo aguzzino degli aquilani è risultato purtroppo il proprio comune. Per la cronaca, nei progetti C.A.S.E. vivono più di 14.000 aquilani. Pensate cosa significa, in termini di mancati guadagni per il commercio e mancata produttività per le aziende e per gli uffici nei quali gli inquilini lavorano, bloccare una giornata lavorativa alla gran parte di essi per permettere una lettura che poteva senza problemi essere effettuata ad una data ora o a fine pomeriggio da parte di una società che viene pagata anche profumatamente per svolgere questo servizio. Al peggio non c’è mai fine. In questi casi il reddito minimo chiesto a gran voce da Grillo non è un diritto ma una necessità per avere a che fare con questo tipo di pubblica amministrazione.
LA PAROLA AL SED – Da Adolfo Paravano riceviamo: “Gentile redazione, in riferimento all’articolo intitolato “Anche il SED SpA dell’Aquila e’ contro i lavoratori della Citta’”, Le invio alcune considerazioni. Mi chiamo Adolfo Paravano e sono il direttore tecnico di SED SpA. Leggo con sconcerto delle pesanti accuse ascritte a SED Spa per la nota lasciata presso le abitazioni di alcuni inquilini del progetto CASE.
Non ho partecipato personalmente, in quanto influenzato, all’ultima riunione del gruppo che si sta occupando dell’emissione delle auspicate bollette di conguaglio riguardanti i consumi prodotti nelle residenze dei villaggi. Ho letto pero’ la relazione sui lavori. Mi risulta che la nota lasciata sia esclusiva competenza di ASM, incaricata della raccolta delle letture. SED ha l’incarico, esecutivo, di produrre e inviare i titoli di pagamento. A titolo personale, per il momento, diffido chiunque ad utilizzare logo e nome di SED spa senza autorizzazione. Da lunedi’ cerchero’ di capire meglio il resto, e prendere gli opportuni provvedimenti.
Non entro nel merito dell’articolo, anche se sarebbe opportuno, prima o poi, chiarire con precisione le azioni e le responsabilita’ di ciascuno (e anche qualche merito). In conclusione mi chiedo: “Se la lettera riporta una triplice intestazione, perche’ e’ solo SED SpA ad essere accusato di ogni colpa?” Grazie per l’ospitalita’- Adolfo Paravano”.
(Ndr) – Prendiamo atto di quanto scrive Paravano. Ma rimane da spiegare a chi ascrivere la responsabilità di quanto è accaduto. Sarebbe doveroso fornire delle spiegazioni ai cittadini, e magari potrebbe farlo la ASM. Aspettiamo chiarezza e siamo pronti ad ospitare interventi. Magari trascorso il torpore della domenica, giorno in cui forse la penna pesa a qualcuno.
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