Non ci sono soltanto le macerie

L’Aquila – (di Stefano Leone) – DENUNCIATA UNA DISCARICA A CIELO APERTO. OLII ESAUSTI, TELEVISORI E COMPUTERS – L’educazione ambientale è il proposito organizzato di insegnare la struttura e l’organizzazione dell’ambiente naturale e, in particolare, educare gli esseri umani a gestire i propri comportamenti in rapporto agli ecosistemi allo scopo di vivere in modo sostenibile, senza cioè alterare del tutto gli equilibri naturali, mirando al soddisfacimento delle esigenze presenti senza compromettere la possibilità delle future generazioni di sopperire alle proprie. E’ palesemente evidente che, coloro i quali sono stati artefici di uno scempio, come questo documentato dalle foto, di ecosistema, delle esigenze delle future generazioni, di educazione dei propri comportamenti non solo non sanno neanche cosa siano ma se ne fregano in maniera totale.
Quanto documentato ci è stato segnalato da due cittadini aquilani, (che non si sono nascosti dietro l’anonimato ma ne conosciamo nomi e cognomi), i quali, appassionati e metodici praticanti di passeggiate fuori città, hanno scovato questa discarica a cielo aperto in una zona ubicata fra Bazzano e Monticchio, la pianura dei “sentieri per le passeggiate”. Il sentiero, parte di fronte ad un noto e conosciuto locale per la ristorazione; questo indegno e degenerante spettacolo è ad appena una quindicina di metri dopo un’ altra discarica delimitata e sequestrata dalla Polizia provinciale. Dietro il muretto in pietra, che si nota nelle foto, c’è il letto del fiume. Come tutti possono notare, sul luogo sono stati depositati vecchi televisori e monitor di computers, alla base del tronco di un albero gigantesco che già risente della contaminazione del terreno circostante; a questo dei fusti di olio esausto sversato anche sul terreno. Inequivocabilmente, per poter trasportare fin sul posto i fusti, i killer ambientali hanno utilizzato un veicolo che, dunque, deve aver lasciato evidenti tracce. Pubblichiamo il documento-denuncia dei due cittadini, ai quali va l’apprezzamento e la considerazione per il loro senso di responsabilità civica, con l’auspicio che gli organi competenti prendano atto di questo scempio e perseguano, in modo esemplare, gli eventuali responsabili