Traffico cagnolini tra Marche e Teramano
S.Benedetto del Tronto – Trentotto cuccioli di cane sono stati salvati dal personale del corpo forestale di San Benedetto del Tronto e dai carabinieri della locale Compagnia. I cagnolini sono stati rinvenuti stipati all’interno di due autoveicoli, durante un controllo su strada dei carabinieri al casello dell’autostrada A14. I cuccioli, appartenenti a diverse razze (King Cavalier, Carlino, Bull dog inglese, Boule dogue francese, Husky, Chihuahua, Shi-tzu ) e destinati probabilmente al commercio, provenivano dalla Slovacchia e la gran parte di loro era privo dei documenti necessari per il trasporto e per il commercio.
Alcuni esemplari erano sprovvisti di microchip e non erano accompagnati da una corretta documentazione che ne comprovasse la provenienza o l’esecuzione di un adeguato piano di profilassi sanitaria. Il personale del corpo forestale dello Stato e i carabinieri hanno, quindi, immediatamente, sequestrato i cuccioli e denunciato i conducenti della Fiat Multipla e della Opel Vectra per commercio illegale di animali da compagnia e maltrattamento di animali in concorso. I denunciati sono G.L., di 36 anni, residente a Valle Castellana e E. S., di 40 anni, slovacco. Sul posto sono intervenuti anche i veterinari della Ausl di San Benedetto del Tronto per le prime verifiche sulla salute degli animali, che fortunatamente erano in discrete condizioni. I cuccioli, in collaborazione con un’associazione volontaria locale, sono stati trasportati presso il settore sanitario del canile comprensoriale di San Benedetto del Tronto dove verranno sottoposti alle opportune cure e verifiche, in attesa di essere affidati. Sono tuttora in corso accertamenti per stabilire la reale eta’ dei cuccioli (inferiore probabilmente alle 12 settimane). Indagini anche per stabilire la destinazione dei cagnolini, probabilmente gia’ ordinati da ignari acquirenti delle province di Ascoli e Teramo. Il valore di acquisto medio dagli allevatori in Slovacchia si aggira sui 250 euro ad esemplare, in Italia sarebbero stati rivenduti a somme variabili tra 800 e 1.200 euro, per un valore commerciale complessivo di circa 30 mila euro.
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