Chiodi: “Ripeto: no a progetti petroliferi”
L’Aquila – Il presidente della Regione, Gianni Chiodi, contrario da sempre al progetto petrolifero ‘Ombrina Mare 2′, ha chiesto ad Alfano che, appena possibile, il Parlamento italiano faccia valere le disposizioni contenute nel decreto legislativo 29 giugno 2010, n. 128, a firma dell’allora ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo. Il decreto istituiva, di fatto, il divieto di ricerca, prospezione o coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi all’interno di aree marine e costiere a qualsiasi titolo protette per scopi di tutela ambientale, nonche’ all’esterno delle stesse, nelle zone marine poste entro dodici miglia dalle aree protette.
“La Regione Abruzzo, lo ripeto ancora una volta – ha detto il Presidente – sotto la mia amministrazione si e’ sempre dichiarata contraria a tutti i progetti petroliferi, nel nostro mare e sulla terraferma, ma e’ stato il Governo centrale a voler riaprire in questi giorni il caso senza ascoltare osservazioni contrarie. Ombrina mare nasce, non dimentichiamolo, con il governo Prodi, con Pecoraro Scanio e Bersani ministri, che firmarono gli atti autorizzativi. La concessione all’estrazione fu bloccata dopo forti pressioni da parte nostra al Governo e solo grazie al ministro Prestigiacomo, con il governo Berlusconi, nel 2010. Noi eravamo rimasti a questo atto di diniego. Oggi, invece, la decisione del Governo Monti ci riporta indietro nel tempo, al 2008. Bisogna fare presto per bloccare ogni procedura autorizzativa”.
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