118, chiamate “urgenti” che non lo sono
L’Aquila – I DATI DEL 2012 DIFFUSI DALLA ASL – In un anno oltre 4.000 chiamate come codice rosso al 118 della Asl 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila ma solo 759, appena il 18% del totale, a consuntivo, si sono rivelate casi effettivamente gravi, con la conseguenza di sottrarre le ambulanze medicalizzate all’assistenza di reali situazioni di emergenza. Nello scorso anno 3.353 utenti, su un totale di 4112 – hanno chiamato impropriamente il 118 Asl n.1, in tutta la Provincia di L’Aquila, per un inesistente ‘codice rosso’ (che da’ precedenza assoluta agli interventi delle ambulanze), sottraendo cosi’ i mezzi di soccorso, specificamente equipaggiati, a interventi realmente gravi. Insomma, una telefonata per effettive ragioni di codice rosso puo’ salvare la vita ma, in caso contrario, rischia di metterne a repentaglio un’altra.
E’ la conclusione che scaturisce dall’analisi dei dati del servizio 118 della Asl e che va consegnato alla ‘riflessione’ della collettivita’, nell’interesse di tutti, per favorire la diffusione di una nuova cultura sanitaria della popolazione e un approccio diverso col servizio Emergenza della Asl. Le ambulanze del 118, infatti, attrezzate per il codice rosso, con medico e personale addestrato, vanno chiamate solo in presenza del massimo grado di emergenza. Viceversa, richieste al di fuori di questa motivazione, rischiano di far spostare l’ambulanza nel posto e nel momento sbagliato. Al di fuori del ‘rosso’, peraltro, la Asl ricorda che i casi meno gravi (bianco, verde e giallo), vengono comunque soccorsi con le ambulanze diversamente equipaggiate.
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